Oggi molte persone si sono riunite a Parco Romita ad Ariccia, di fatto piccolo polmone verde di un quartiere ai confini di Genzano, per salvare il Parco che, il Comune di Ariccia a guida centrodestra, vuole trasformare in parcheggio.
Un bello esempio di cittadinanza attiva, di quella vera, fatta solo a favore della collettività, senza secondi fini.
“È stata una mattinata di lotta di cittadini e cittadine che si ribellano alla cementificazione, un movimento di persone che sono scese da casa e hanno riscoperto un piccolo polmone verde del loro quartiere che rischia di sparire a breve.” E’ stato il commento dopo una mattinata intensa, da parte del Comitato protezione Boschi dei Colli Albani che ha organizzato l’evento insieme ai cittadini del quartiere.
La sede dell’ex CGIL, attiva negli anni ’70 e da allora abbandonata, verrà convertita in una RSA privata, che ospiterà circa 100 pazienti, 120 lavoratori e vedrà passare circa 800 persone al giorno.
Per rendere possibile questa trasformazione urbanistica, il Comune di Ariccia ha acconsentito di trasformare questo parco, che è anche una colonia felina, in un parcheggio a servizio della RSA privata, con tanto di centro benessere permettendo l’accesso alla struttura proprio dal Parco Romita.
“Appare incredibile che l’amministrazione comunale di Ariccia voglia regalare a disposizione della sanità privata un parco pubblico” Affermano dal Comitato che è stato supportato anche da Italia Nostra con la presenza di Enrico Del Vescovo.
“Questo non solo distruggerà un bell’angolo verde del paese, ma porterà il piccolo quartiere al collasso per l’incredibile via vai che si creerà all’ingresso del presidio sanitario.”
“Insieme ai residenti e alle residenti del quartiere abbiamo deciso di far rivivere questo piccolo angolo verde, per dimostrare al paese l’importanza e la bellezza del verde urbano.”
Qui a Parco Romita infatti si è potuta rivivere una socialità popolare. Si è svolta una assemblea circolare, ascoltando le idee di tutti e discusso insieme di come difendere la natura dalle solite speculazioni economiche.
“Si è deciso di formare un’associazione di quartiere che continuerà a curare il parco. Proseguiremo a fare iniziative per cercare di ricordare alle persone l’importanza di questo parco, per farlo rivivere e custodire dalla cittadinanza. È stata anche avviata una raccolta firme di cui daremo presto notizie riguardo le postazioni e le date” hanno detto gli esponenti del Comitato Protezione Boschi dei Colli Albani.
A rendere anche più partecipata l’iniziativa anche la colazione offerta a tutti i presenti, la conoscenza dei simpatici gatti della colonia, mentre i cittadini hanno appeso cartelloni e foto. Una mattina all’insegna della condivisione e autorganizzazione.
Un momento particolarmente intenso è stato la piantumazione dei fiori con Madre Talea: tutte le persone del quartiere hanno partecipato, scavando e annaffiando tra la felicità e la meraviglia di tutti per la bellezza dei fiori.
“Basta così poco per far rivivere un posto, per ricordarsi la meraviglia della natura. Basta piantare i semi di una nuova lotta, che resisteranno al cemento e alle speculazioni economiche“, hanno concluso gli organizzatori della manifestazione.
È preoccupante il silenzio assordante dell’amministrazione comunale e della stessa opposizione, che nulla hanno da dire su questo progetto, che di sicuro cambierà il volto di questa zona a cerniera tra Ariccia e Genzano.
Un investimento milionario gestito da alcune srl che hanno proposto questo progetto di riqualificazione all’amministrazione comunale e alla Regione, le quali, sembrerebbe, abbiano dato l’assenso senza tenere in considerazione la valutazione di impatto ambientale, visto che l’area è già molto antropizzata.
Oltre alla mobilitazione dei cittadini, sarà importante capire cosa hanno da dire i politici locali.