Imbarazzante quel che è avvenuto nel Consiglio Comunale di Ariccia lo scorso 26 settembre, dove pur approvando a maggioranza la mozione per limitare i poteri del Commissario Gualtieri in materia di rifiuti, presentata dalla consigliera Francesca Monosilio (capogruppo PD) e Cora Fontana Arnaldi (capogruppo della lista civica Alleanza per Ariccia), si è palesemente introdotto un segnale poco edificante per qualsivoglia istituzione.
La capogruppo del Pd, con il suo immancabile coraggio e la scrupolosa oggettività che la contraddistingue, ha presentato le ragioni della mozione e del no all’inceneritore, a favore dell’economia circolare, degli impianti di riciclo, della maggiore sostenibilità delle nuove tecnologie e a tutela della salute dei cittadini del territorio, suffragando il tutto con le numerose preoccupazioni espresse e provate più volte dal mondo scientifico, proponendo la riperimetrazione dei poteri del Sindaco di Roma in materia di rifiuti come estrema soluzione per bloccare la faraonica struttura, in voga nel secolo scorso e che tanti drammi ha già generato in diversi territori.
Basti per tutti, lo studio epidemiologico effettuato nel sito di Colleferro, oggi dismesso. La mozione prevede di rivedere gli articoli nel testo sul commissariamento, voluto da Draghi al tramonto della sua avventura di governo tecnico, che delegano totalmente al Sindaco di Roma la materia della gestione rifiuti in barba ai vincoli regionali, al regolamento regionale sulla gestione dei rifiuti, alle direttive U.E. e a tutte le norme ambientali in difesa della salute esistenti, esponendo a rischi altissimi il già fragile equilibrio ambientale dei Castelli Romani.
La revisione degli articoli chiama in causa il potere del governo Meloni, ovvero, il solo potere istituzionale che può legiferare in materia, chiarendo che, tale opera pensata per garantire l’igiene pubblica durante il Giubileo e di cui si prevede il termine di realizzazione nel 2028 , con questo Giubileo del 2025, di fatto, non ha nulla a che vedere.
Contro la mozione discussa in assise dalla capogruppo del PD Monosilio, si è espressa l’altra consigliera del PD Giorgia La Leggia, definendo l’opera all’avanguardia e di grande prestigio, difendendo l’operato di Gualtieri come da protocollo.
“Quel che lascia ancora più perplessi, tuttavia, è l’atteggiamento del Presidente del Consiglio, in forza a Fratelli d’Italia, che ha impedito letteralmente alla Monosilio di controintervenire sulla disinformazione elargita in materia a piene mani dalla consigliera La Leggia, minacciando la consigliera Monosilio di allontanarla dall’aula qualora avesse insistito nel voler riprendere la parola.” Ha affermato in una nota il Comitato #perlefuturegenerazioni
“Un piccolo caso, non c’è dubbio, ma non vorremmo fosse una spia del doppio volto della destra: uno da utilizzare di fronte ai cittadini dichiarandosi contrari al commissariamento, l’altro, invece, sempre benevolo, ossequiante nei confronti di chi vuole trasformare lo sviluppo dei Castelli a proprio piacimento, senza aver mai coinvolto le istituzione locali ed i cittadini rispetto alla prospettiva delle 600.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati e non trattati da mandare in combustione e che, ricordiamoci, rappresentano un grande business che cambierà definitivamente in peggio l’economia, la salute e l’ambiente dei Castelli Romani.” Ha aggiunto il Comitato #perlefuturegenerazioni
“Come non pensare all’imprenditore che godrà più di tutti, nei prossimi 30 anni di incenerimento, dei 7 miliardi e 300 mila euro per insediare e gestire a zero rischi un’altra anacronistica fabbrica di veleni? Un ecomostro dalle dimensioni spropositate al posto di soluzioni tecnologicamente più avanzate che, forse, costerebbero molto nell’immediato, ma molto meno alla collettività in termini di salute e denaro a lungo temine e che garantirebbero l’avvio di quella tanto agognata economia circolare, nonché il riuso dei materiali, oltre che un ambiente salubre e sicuro per i cittadini di oggi e di domani.” Conclude la nota del Comitato
Vale la pena ricordare che la mozione votata nei Comuni sulla riduzione dei poteri commissariali del sindaco di Roma Roberto Gualtieri in materia di gestione rifiuti, è stata presentata da diversi rappresentanti istituzionali locali nelle rispettive sedi, riportando diversi sviluppi.
La mozione nasce in seguito alle espressioni di sostegno e condivisione da parte di quasi tutte le forze politiche parlamentari, condivisione manifestatasi anche attraverso gli interventi pubblici di senatori, sindaci, consiglieri regionali e comunali nelle molteplici iniziative pubbliche promosse dai diversi comitati.
Sabato 12 ottobre, intanto si svolgerà la manifestazione ad Albano contro l’inceneritore, un altro appuntamento organizzato dai Comitati alla quale si preannuncia una massiccia adesione dei sindaci dei comuni dei Castelli e di tanti cittadini preoccupati per l’impatto di questo progetto