Sabato 29 i cittadini di Ariccia e il Comitato Protezione Boschi dei Colli Albani hanno indetto una iniziativa pubblica, dalle ore 10, a sostegno della salvaguardia del parco Romita, che da parco pubblico, rischia di diventare un parcheggio a servizio del progetto di riqualificazione commerciale che prevede la trasformazione degli edifici abbandonati della ex-CGIL in una RSA privata.
Dai dati del progetto, sono previste 800 persone al giorno tra lavoratori e “clienti” RSA, che avrà anche un centro benessere, una palestra, un asilo privato, ristorante e altre attività commerciali e artigianali.
La zona è già priva di posti auto per i residenti, via Romita è una via stretta a senso unico e il suo parco rappresenta un piccolo ma significativo lembo di territorio “strappato” alla cementificazione.
La viabilità già congestionata nelle ore di punta con altre 700 auto, furgoni e ambulanze di certo andrà ad aumentare i problemi giornalieri del quartiere.
“E’ importante difendersi spazi come il parco di via Romita perché oltre alla presenza di diverse specie arboree, tra cui 20 splendidi pini marittimi, è un posto dove si può vivere una socialità non ancora mercificata: chi vuole, può ancora sedersi su panchine e passeggiare senza chiedere il permesso a nessuno, incontrare e parlare con chiunque lo frequenti senza il rischio di doversi sentire obbligato a lasciare libero il proprio posto ai prossimi clienti.” Afferma il Comitato Protezione Boschi dei Colli Albani.
“Non ci sembra poco tenersi stretto una simile opportunità nel cuore di un quartiere che si trova proprio davanti a Colle Pardo, già salvato dall’edilizia grazie ad una lotta popolare che durò anni e che adesso consente a tutti di poterlo vivere per quello che è sempre stato.”
“Denunciamo con forza l’ennesimo tentativo di soggetti privati, da un lato, che fanno leva sulle necessità socio-sanitarie della popolazione per garantirsi una “clientela” anziana e remunerativa, dall’altro, i soggetti pubblici che stanno smantellando tutto e che tendono a far rendere desiderabile, per una parte della popolazione, questi speculatori che spesso vivono proprio dei finanziamenti pubblici in convenzione, sfruttando i loro stessi lavoratori presi in cooperative e i “clienti/pazienti” da mungere.” Accusa il Comitato.
“Nel progetto approvato e che illustreremo ai presenti durante la mattinata al parco di via Romita viene scritto nero su bianco da chissà quale laureato che il parco ha “usurpato la superficie a un parcheggio pubblico””.
“Non sono in ballo “solo” 2.000 metri quadri di verde pubblico, con l’attuale amministrazione compiacente dopo aver dato fiato alle trombe per avergli dato una sistemata pochi anni fa. Anche la Regione Lazio, tra mille prescrizioni, ha dato il via libera al mancato assoggettamento del progetto alla VAS”.
“Le società incaricate di valorizzare questo bene immobile di proprietà della Cgil incasseranno quanto dovuto, da chi acquisterà 40.000 metri cubi di strutture e 2 ettari di territorio.”
“Ma hanno fatto male i conti, senza chi vive il quartiere e chi da anni si batte contro la cementificazione del territorio, la distruzione del verde, la congestione del traffico e la trasformazione della sanità pubblica da diritto alla salute a speculazione privata sostenibile solo da chi può permetterselo o indebitarsi con molti sacrifici.” affermano dal Comitato Protezione Boschi dei Colli Albani.
“Inoltre tutte le associazioni e i comitati che la indicono organizzeranno una serie di iniziative tra le quali la conoscenza della colonia felina appena istituita, un laboratorio di aiuole fiorite e altre piacevoli sorprese.”
“Se ci organizziamo, al posto del paventato parcheggio a uso privato, si attiverà un meccanismo di riappropriazione del tempo e dello spazio di un intero quartiere che non può essere sacrificato al profitto dell’ennesima iniziativa speculativa sulla pelle di chi necessita di cure e di assistenza adeguate.” Conclude il Comitato Protezione Boschi dei Colli Albani