In un’indagine condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano e dal pm Paolo Storari, è stata emessa un’ordinanza di arresti domiciliari per Oreste Liporace. Liporace, ex comandante del reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri di Velletri fino al 2021, è attualmente direttore presso l’Istituto Alti Studi della Difesa.
Le accuse a suo carico comprendono corruzione, turbativa d’asta e emissione di fatture false per un appalto di quasi 700mila euro relativo ai servizi di pulizia della caserma, appalto che fino al 2021 era stato assegnato all’impresa Fabbro. Secondo quanto riportato nell’ordinanza del gip Domenico Santoro, il generale avrebbe ricevuto tangenti per un totale di 22mila euro, oltre a borse di lusso, noleggi di auto, e biglietti per eventi allo stadio Olimpico e al Teatro alla Scala di Milano.
L’Arma dei Carabinieri ha immediatamente sospeso Oreste Liporace, il generale arrestato oggi dalla Guardia di Finanza. La procura sta inoltre investigando su un presunto traffico di influenze illecite riguardante la “promessa”, poi non mantenuta, di far ottenere alle società del gruppo Fabbro appalti nel 2022 all’interno del Vaticano e presso i Frati Francescani.
È oggetto di indagine anche un appalto triennale del 2020 da 15 milioni di euro per il servizio di ristorazione in alcune sedi della presidenza del Consiglio dei Ministri, appalto effettivamente assegnato alle società dei fratelli Fabbro, secondo quanto emerge dall’ordinanza del gip Santoro.
Tra gli indagati per turbativa d’asta figura anche Lorenzo Quinzi, capo del dipartimento per gli affari generali e la digitalizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.