Dopo settimane di ricerche, è finita la latitanza di Niko Fugante, 32 anni, coinvolto in un conflitto a fuoco con i carabinieri ad Aprilia. Niko Fugante è stato arrestato a Zagarolo, in provincia di Roma, grazie a un’operazione mirata delle forze dell’ordine. Fugante era riuscito a fuggire dopo l’episodio violento, ma le indagini non si sono mai fermate.
Blitz a Zagarolo: l’arresto senza incidenti
L’arresto è avvenuto nella giornata di oggi, quando i carabinieri, dopo settimane di attività investigativa, sono riusciti a rintracciare il fuggitivo nascosto in un appartamento a Zagarolo.
L’operazione è stata condotta dalle squadre speciali, che hanno agito con precisione evitando qualsiasi tipo di scontro: Fugante è stato bloccato senza opporre resistenza.
Conflitto a fuoco ad Aprilia: i fatti
Il nome di Niko Fugante era salito agli onori della cronaca in seguito a un grave episodio avvenuto ad Aprilia, dove l’uomo, durante un tentativo di controllo da parte dei carabinieri, aveva aperto il fuoco contro i militari, fortunatamente senza colpire nessuno. Da quel momento, era partita un’intensa caccia all’uomo.

Trovato in possesso di armi: si preparava a un nuovo colpo?
Durante la perquisizione dell’appartamento in cui si nascondeva, Fugante è stato trovato in possesso di armi e munizioni. Gli investigatori sospettano che stesse pianificando un altro reato, ma le indagini sono ancora in corso per verificare eventuali collegamenti con gruppi criminali attivi nel territorio.
La reazione del sindaco: “Grazie alle forze dell’ordine”
Il sindaco di Zagarolo ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime piena soddisfazione per l’arresto di Niko Fugante, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e cittadini per garantire la sicurezza urbana.
“È fondamentale che la nostra comunità si senta protetta. Ringraziamo le forze dell’ordine per l’intervento tempestivo”, ha dichiarato.
Fugante trasferito a Rebibbia
Dopo l’arresto, Niko Fugante è stato trasferito nel carcere di Rebibbia, dove è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni sarà ascoltato dagli inquirenti per chiarire i dettagli del conflitto a fuoco di Aprilia e le eventuali ramificazioni criminali a cui potrebbe appartenere.
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