Un consiglio lungo che ha discusso di diversi punti ed ha lasciato in ultimo la mozione sulla Fassa e Bortolo e sulla Biogas.
Una discussione, che a tratti è stata tediosa, quando il quesito era semplice, si è a favore o no dell’ampliamento della Fassa e della Biogas?
Invece i consiglieri si sono prodotti in interventi di distinguo su chi doveva fare cosa e non l’ha fatto, su quale organismo sovracomunale intervenire, Città Metropolitana o Regione.

Tutte questioni che hanno cercato, appunto, di segnare un distinguo. Ma l’intervento che ha lasciato non poche perplessità è quello del consigliere Domenico Pecorari che ha cercato di far valere la ragione secondi la quale “chi ci dice che la Fassa inquina? chi lo certifica?”
Tanto che un attimo primo di mettere a votazione la mozione presentata dalla maggioranza il consigliere comunale se ne andato, lasciando l’aula. Ha pure detto “votare questa mozione non serve a nulla, oramai il danno è stato fatto”
Poco prima gli aveva risposto Attilia Donnini portando in aula i dati delle PM 2,5, le polveri sottili più pericolose del PM10. “Il livello della soglia delle Pm 2,5 è già oltre al limite consentito, i dati sono già gravi ” Sottolineando la volontà politica di un voto unanime della mozione.
Ad intervenire per prima la vicesindaca Livia Latini che ha sottolineato l’importanza di votare una mozione di indirizzo politico per evidenziare la volontà politica di riaffermare la centralità del territorio e la vocazione dello stesso, esprimendo dissenso sull’ampliamento Fassa e contrarietà alla Biometano, citando alla fine Gorbaciov ma sottolineando come “L’Arpa ha evidenziato come le emissioni aumenteranno in maniera significativa” Concetto ribadito anche in altri passaggi.

Parlando dell’Arpa significativo il passaggio nel quale si afferma “Che l’aumento delle emissioni porteranno Velletri ad essere zona rossa per le polveri sottili e l’inquinamento che è già al limite“. Ora sarebbe opportuno che l’amministrazione veliterna prendesse atto e si attivasse in tale senso.
Ma per tornare ad Artena tutti gli interventi hanno evidenziato l’importanza dell’opera dei comitati, senza il quale probabilmente il progetto dell’ampliamento sarebbe passato sotto silenzio.
Nel suo intervento Pecorari ha anche detto “Nessuno vorrebbe l’impianto e neanche la perdita dei posti di lavoro. Mi sono documentato con il sindaco di Montichiari dove c’è un pianto analogo e mi ha assicurato che non c’è mai stata nessuna denuncia, nessun inquinamento. Noi oggi non abbiamo titolo. Se si vuole fermare il progetto deve essere l’amministrazione comunale“. Insomma Pecorari aveva già deciso di non voler decidere neanche politicamente.

Sempre pungente l’intervento di Tamara Latini che ha ricordato che “I controlli dovevano essere fatti in maniera approfondita. Quelli eseguiti si limitato a poche righe e non sono mai andati a verificare le irregolarità che sono state descritte nella relazione tecnica e legale, lautamente pagata ma che non è giurata. Questa amministrazione fa tante parole ma pochi fatti. Invece servono fatti concreti. Avete lasciato soli i comitati. Certo che politicamente siamo d’accordo ma voi cosa fate per fermare tutto ciò. Perché l’amministrazione non ha fatto ricorso sulla Biogas?” Ha incalzato Tamara Latini, a cui ha risposto sia l’assessore omonima Livia Latini sia il Sindaco Silvia Carocci
“Dall’esito della commissione è scaturita la necessità di un sopralluogo accurato a cui la Procura ha chiesto di partecipare. Il nostro tecnico ha fatto delle rilevazioni con un termo scanner e i dati che si stanno estrapolando saranno resi noti e forniti alla Procura della Repubblica, che indaga la riguardo. C’è un dato però. I lavori sono fermi alla Fassa e questo grazie alla mobilitazione dei comitati, degli amministratori dei politici del territorio. Come dice Papa Francesco si ci salva insieme non da soli” Ha detto il Sindaco.
Sulla Biogas ha puntualizzato “Sulla Biogas non era necessario fare ricorso perché l’amministrazione ha gli strumenti per poter fermare l’iter, visto che la società dovrà richiedere dei permessi. Per la Fassa non li abbiamo più perché l’ultimo atto, il Paur è stato concesso dalla Regione”
Anche il consigliere Cristiano Puliti ha sottolineato i ritardi “Non sono pregiudizialmente contrario, ma è evidente che i buoi sono scappati e adesso conta poco chiudere la stalla. Andavano fatte le azioni nel 2021 quando fu tolto il vincolo sul fosso e le cose sarebbe di gran lunga cambiate. C’è stata allora una volontà politica specifica“.
Il consigliere Cavezzan si è soffermato sui dati Arpa “Se Arpa dice che i livelli incrementeranno significativamente mi aspetto un forte segnale da parte della maggioranza”
Nel suo intervento prima del voto, il sindaco Carocci ha ribadito “La vicenda era chiusa, con la sentenza del Consiglio di Stato, tutti noi siamo stati capaci di riaprila mettendoci ognuno del suo, insieme ai comitati. Quello che è stato è stato. La responsabilità è di chi oggi amministra la città. I lavoratori ci hanno voluto incontrare e sono preoccupati per il loro futuro, ma anche Legambiente vuole fare una iniziativa pubblica sulla Fassa.
“Oggi è arrivato il tempo della politiche che si deve esprimere su questi due argomenti, senza troppi giri di parole. Io so cosa significa prendere posizione e poi mantenerla anche a distanza di anni. Quello di oggi non è un atto tecnico, non siamo qui a discutere di un atto tecnico, ma di un atto prettamente politico che parte dal consiglio comunale e impegna l’amministrazione“
La mozione su Fassa e Biogas è stata votata da tutti i consiglieri presenti, mentre Pecorari usciva dall’aula non partecipando al voto.