Hanno dell’incredibile le immagini, solo alcune, di come vengono lasciati nell’incuria più totale i locali della Asl di Frosinone, delle strutture di Cassino e a Sora.
L’allarme è stato lanciato dalla Ugl, attraverso delle note stampa e più volte la segretaria Rosa Roccatani ha toccato questo argomento.
Tra tutti il problema legato ai lavoratori e alla loro sicurezza, contestualmente la necessità di restituire all’utenza locali idonei e sicuri.
Così li abbiamo visti, alcuni di questi problemi, documentandolo fotograficamente, a cominciare dai locali destinati alla pneumologia. Un deposito incustodito di filtri per la spirometria, altri ausili e documenti cartacei, lasciato nella più totale incuria.
Per non farsi mancare nulla, dentro una struttura sanitaria che dovrebbe essere impeccabile per quanto riguarda la salubrità, ecco gli odori maleodoranti, con fuoriuscite provenienti probabilmente dalle fogne.
Normalmente le strutture dovrebbero essere anche sicure e non dovrebbero consentire gli accessi fuori dagli orari consentiti.
Invece al Cup di Cassino si può entrare quando si vuole, anche di notte. Per non parlare poi di finestre e tapparelle rotte da oltre un anno.
O come a Sora dove a causa delle tapparelle rotte, le terapie oncologiche vengono fatte al buio
Insomma, per qualche reparto d’eccellenza, nel resto si dovrebbe intervenire e anche rapidamente.
Ma gli ospedali e le strutture sanitarie sono e stanno diventando anche meta di vagabondi e sbandati, come la stessa segretaria dell’Ugl ha rimarcato
“I locali sanitari sono diventati dimora di soggetti tossicodipendenti, senza considerare poi le aggressioni, ormai all’ordine del giorno. Accade ovunque e dovunque, ribadiamo è il caso di una dipendente del P.O. di Cassino aggredita alle spalle da persona vagabonda, per tornare all’infermiera che si rifiuta di soddisfare le richieste del tossico di turno.” Ha sottolineato la Segretaria.
Ma la disamina di quello che non va tocca anche i Pronto Soccorso. “I pronto soccorsi sono divenuti alloggi di vagabondi, tossici e senza tetto, liberi di girovagare durante le ore notturne all’interno del presidio ospedaliero ospitante, facendo registrare furti, scassi e ancora peggio aggressioni al personale in servizio spesso indifesi e soli in turno, con una organizzazione del lavoro contestabile poiché lontano da qualsivoglia norma contrattuale.” Accusa la Sindacalista.
Tutto questo, più volte evidenziato, sembra però non scalfire la Direzione Aziendale che su questi episodi e su queste situazioni, sembra fare orecchie da mercante.
“Cosa aspettano i vertici aziendali affinché anche i pronto soccorsi della sanità ciociara abbiano la presenza delle forze di polizia? Cosa intendono fare i vertici aziendale a tutela della sicurezza della salute dei lavoratori? ” Si chiede Rosa Roccatani.
Ma la Sindacalista fa anche l’elenco delle richieste, per altro già avanzate alla Direzione Aziendale. “Bisogna realizzare parcheggi riservati ai dipendenti muniti di telecamere; adeguare i turni di servizio alle vigenti norme, garantendo la presenza di almeno 2 unità a turno, garantire le misure di sicurezza, con la presenza di personale preposto alla vigilanza H24 “
Ma servono anche interventi strutturali “Serve un progetto di manutenzione e di riqualificazione. Ripristinare pavimenti rotti o saltati, sistemare le porte in legno non a norma, riqualificare i magazzini e ambienti sanitari, nei quali non è esclusa la presenza di topi. Serve una maggiore attenzione ai luoghi sia per la salute e la sicurezza del personale, sia per gli utenti che ogni giorno si rivolgono alla sanità pubblica. Quanto accade da tempo è inaccettabile” Ha concluso la sindacalista.
Sarà in grado la dirigenza della Asl ad ascoltare le critiche, sacrosante del Sindacato e le tante segnalazioni dei cittadini e correre ai ripari? Per ora non è successo nulla di tutto ciò.