L’ASL RM6 è nella bufera, con l’ultima inchiesta della Guardia di Finanza che ha prodotto, da parte della Procura della Repubblica di Velletri, un’indagine che vede già 11 persone iscritte nel registro degli indagati per turbativa d’asta, per appalti pilotati, concorsi truccati, rivelazione di segreto d’ufficio e incarichi distribuiti a tavolino.
Un fulmine a ciel sereno, partito da un esposto presentato a marzo e che ha portato ad indagare dirigenti, funzionari, presidenti di commissioni ed aziende coinvolte in questa vicenda, di cui cinque dipendenti dell’ASL RM6, tra cui la direttrice amministrativa aziendale Francesca Merli e Matteo Mauro Orciuoli, che ricopre anche il ruolo di consigliere comunale di FdI ad Albano.
Un’inchiesta che potrebbe ancora riservare delle sorprese, visto che i militari delle fiamme gialle hanno sequestrato, nella sede dell’ASL RM6 ad Albano, faldoni di documenti e, nelle perquisizioni domiciliari, dispositivi elettronici e telefoni cellulari.
Mentre sabato esplodeva lo scandalo con la gran cassa mediatica che riportava le notizie fornite dagli inquirenti, ci si sarebbe aspettato un segnale da parte della Direzione Generale, attualmente ricoperta dal direttore sanitario dell’azienda, dr. Vincenzo La Regina.
Ci si sarebbe aspettato una presa di posizione, una nota dell’azienda, confidando nel lavoro della Magistratura, come normalmente si dice in queste situazioni… Una presa di posizione, magari con la sospensione cautelativa degli indagati tra dirigenti e funzionari, o quanto meno il loro congelamento in altri incarichi.
Invece, il nulla. Né una riga, né una nota neanche per prendere le distanze, come azienda, dalle ipotesi dei reati scoperti dalla Guardia Finanza.
Mentre lo scandalo imperversava, il direttore generale facenti funzioni aveva solo una preoccupazione: mandare una nota operativa a tutte le strutture dell’ospedale di Velletri, per comunicare l’apertura del punto nascite di Velletri per venerdì 7 febbraio, con inaugurazione programmata alle ore 11.
Quindi, al di là dello scandalo che sta travolgendo l’ASL RM6, venerdì questo punto nascite verrà, forse, inaugurato. Diciamo forse, visto che da oltre un anno a questa parte ogni volta che è stata anticipata l’inaugurazione del punto nascite, essa è stata poi precipitosamente rinviata.
Ecco allora cosa pensano della sanità locale i politici e i vertici nominati dai politici: passerelle e selfie per mantenere fede a una promessa di campagna elettorale.
Ovviamente la riapertura del punto nascite farà felici i cittadini, ma questa decisione come si configura con la programmazione della rete ospedaliera dell’ASL RM6?
Sono previsti 4 posti di neonatologia, 6 posti letto di pediatria e l’estensione a 20 posti letto del reparto di ginecologia e ostetricia.
Come verrà gestito questo punto nascite? Sarà a conduzione ostetrica? Gli anestesisti sono stati assunti o si procederà ad avere dei tirocinanti? Gli infermieri saranno messi a disposizione e gli OSS? È evidente che riaprire un servizio significa farlo con tutti i crismi del caso, anche perché i cittadini torneranno ad usufruirlo. È quanto ci auspichiamo. Che succederà se il punto nascite non rispetterà il limite minimo previsto dagli standard nazionali? Domande che avranno forse una risposta.
Resta però un altro problema. Anche ad Anzio e Nettuno i cittadini si sono mobilitati: 5000 firme raccolte dal comitato cittadino che chiede la stessa cosa, la riapertura del punto nascite dell’ospedale Riuniti.
In piena campagna elettorale i candidati a sindaco di Anzio e Nettuno, avevano promesso il massimo impegno in tal senso e il consiglio regionale ha votato, all’unanimità, una mozione di indirizzo sulla riapertura del punto nascite all’ospedale Riuniti.
Ora, ad Anzio e Nettuno, ci sono due sindaci che hanno già pianificato un consiglio comunale congiunto sul punto nascite e avevano promesso la loro presenza a Velletri, insieme al Comitato, in caso di apertura del punto nascite del Paolo Colombo. Manterranno la promessa? Si presenteranno venerdì mattina con la fascia tricolore, ma soprattutto: che seguito avrà l’ordine del giorno, votato all’unanimità in consiglio regionale e proposto dalla consigliere Zeppieri?