Scendono in piazza i docenti di sostegno. Non hanno avuto altra scelta per difendere i loro diritti, gravemente calpestati da una gestione sconsiderata delle Graduatorie Provinciali per le supplenze del biennio 2024/20026.
Come La Spunta siamo stati i primi a trattare l’argomento denunciando come dei mini corsi online fossero maggiormente premianti rispetto ad anni di servizio. Di seguito il link.
Mini corsi che va ricordato sono molto costosi e che per alcune classi di concorso non erano neanche attivati dalle università.
Il Ministero guidato da Valditara ha così scatenato una bagarre tra gli operatori, dove a rimetterci sarà proprio il “merito”, quello tanto decantato al punto di essere inserito all’interno della nuova denominazione del Ministero dell’istruzione.
Per riaffermare i propri diritti scenderanno quindi in piazza gli assistenti di sostegno, sostenuti per ora dalla UIL e dalla CGIL.
La Posizione della UIL
La UIL scuola ha diramato un comunicato in cui spiega i motivi del sostegno alla manifestazione: “Per l’ennesima volta i docenti pagano le inefficienze del MIM a cui si uniscono quelle del Ministero dell’Università. Solo pochi riusciranno ad ottenere i 30 CFU in tempo ed ad avere i 24 punti aggiuntivi nelle GPS valevoli anche nell’eventuale graduatoria per il sostegno. Si alimenta in questo modo la contrapposizione, che andava assolutamente evitata, tra docenti precari con il rischio di contenzioso per l’amministrazione. Contenzioso che inevitabilmente avrà delle ricadute anche sulla continuità didattica degli alunni.”
Le parole della FLC CGIL
Per la FLC CGIL “la proposta del ministro di prevedere la misura della conferma del supplente per l’anno scolastico successivo a discrezione del dirigente scolastico e della famiglia dell’alunno, è un’impostazione che mina profondamente la trasparenza del sistema di reclutamento fondato sullo scorrimento delle graduatorie pubbliche.”
Torna la stagione delle manifestazioni
I docenti, guidati dal coordinamento Docenti specializzandi sostegno VII ciclo, si sono dati appuntamento martedì 4 giugno alle ore 15:30 presso la sede del Ministero dell’Istruzione e del Merito a via Trastevere 76/a per dire “no alla disparità di trattamento e affinché il Ministero garantisca inclusione e continuità”, tenendo conto dell’esperienza e di titoli abilitanti ben più importanti dei mini corsi tanto criticati.