Tiene ancora banco la discussione sull’approvazione del decreto sulla autonomia differenziata che rischia di restituirci una Italia a più velocità
Diverse le regioni che in queste ore stanno valutando se sporgere ricorso verso questa decisione del Governo.
Anche le associazioni dei consumatori su questo argomento voluto dire la loro a cominciare dalla Federconsumatori.
“L’approvazione del Ddl Calderoli rappresenta una grave ferita per il Paese intero. L’autonomia differenziata prospetta una vera e propria frattura territoriale e sociale, che accrescerà disuguaglianze e disparità nel Paese, per quanto la sua entrata in vigore sia subordinata alla non facile definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, i LEP.” Affermano dalla sede di via Palestro.
“Si tratta di un pericoloso passo avanti verso un’Italia di serie A e una di serie B, che vede le regioni più ricche orientate al progresso e allo sviluppo, e relega a un ruolo sempre più marginale le regioni più povere.”
“Da sempre Federconsumatori si è dichiarata contraria a questo inaccettabile disegno, rivendicando l’unitarietà del Paese e l’universalità di diritti fondamentali, quali quello alla salute (il nostro recente studio sull’allarmante stato delle liste di attesa lo dimostra), all’istruzione, al lavoro, alla sicurezza, alla salvaguardia dell’ambiente.”
“Con La Via Maestra abbiamo costruito, da oltre un anno, un percorso di rivendicazione e affermazione dei diritti imprescindibili, sanciti dalla nostra Costituzione, che continueremo a difendere in ogni modo possibile.” prosegue la Federconsumatori.
“Per questo saremo parte attiva della mobilitazione per l’abolizione di questa legge, promuovendo, insieme alle oltre cento organizzazioni e forze sociali che aderiscono a La Via Maestra, la raccolta delle firme per un referendum abrogativo.”
“Meraviglia che forze politiche che anche nel nome si richiamano all’Italia poi sostengano una legge che fa della patria di tutti uno spezzatino, riducendola a 21 staterelli e calpestando, così, l’intero Risorgimento. Resta da chiedersi quale ruolo propulsivo possano svolgere entità così piccole e marginali, a livello internazionale, nell’ambito delle relazioni politiche, economiche e commerciali. Per le stesse ragioni, è semmai l’Italia intera ad avere bisogno di alleanze più ampie e di strategie unitarie in Europa.”
“Siamo convinti che il nostro Paese non abbia bisogno di secessioni e disparità, ma, al contrario, di un serio impegno per la promozione dei diritti e per il contrasto delle disuguaglianze economiche e sociali.”
“In questo siamo impegnati da sempre e, per questo, siamo sin d’ora mobilitati per fermare per questa vera e propria frammentazione dello Stato.”