Una nuova decisione della Cassazione afferma che se un autovelox è soltanto approvato e non omologato, l’automobilista ha il diritto di chiedere e ottenere l’annullamento della multa per eccesso di velocità.
Con la sua ordinanza 10505/2024 del 19 aprile, la Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dal Comune di Treviso, confermando l’annullamento di una multa del 2021 per un automobilista sorpreso a viaggiare a 97 km/h in una zona dove il limite è di 90 km/h.
L’automobilista aveva sostenuto che l’apparecchio di rilevazione della velocità era “approvato” ma non “omologato”, ottenendo così ragione.
La decisione potrebbe portare molti altri automobilisti multati nella stessa zona a presentare ricorso, mettendo a rischio i proventi per il Comune di Treviso, che nel 2023 ha incassato circa 8 milioni di euro dalle multe.
Questa sentenza potrebbe avere un effetto domino.
Se un autovelox viene invalidato, migliaia di sanzioni potrebbero essere annullate. Infatti, molti autovelox sono solo autorizzati e non omologati.
Non si tratta di una semplice questione di terminologia, ma di tecnicità. I Comuni di tutta Italia tremano, una sentenza del genere rischia di mettere in enormi difficoltà i bilanci degli enti locali.
La Cassazione in ogni caso ha accolto la difesa di un avvocato, stabilendo che se l’apparecchio non è omologato, la multa non è valida. Di conseguenza, chiunque riceva una multa da un autovelox può presentare ricorso ai giudici di pace e potrebbe non doverla pagare se l’apparecchio è solo autorizzato.
Riguardo alla riforma del Codice della Strada, dal 2020 il Ministero ha emesso solo autorizzazioni, considerando le due procedure equivalenti per le sanzioni. Questo ha portato alla situazione attuale, in cui la maggior parte degli autovelox non è omologata.
Carlo Rapicavoli, direttore di Anci Veneto, spiega che i Comuni si sentivano in regola seguendo le indicazioni del Ministero, ma la recente sentenza ha smentito questa interpretazione. Una situazione comune tra gli autovelox utilizzati in diverse regioni italiane.
In Italia, ci sono circa 11.000 autovelox sulle strade. Nel 2022 gli automobilisti hanno pagato 2,7 miliardi di euro per infrazioni al codice della strada, di cui 16 milioni dagli autovelox.
Va aggiunto che, non di rado, la collocazione degli autovelox lascia i cittadini molto perplessi. In molti casi infatti vengono installati non in strade insicure ma dove possono raccogliere il maggior numero di sanzioni.