Oramai manca veramente poco al voto di ballottaggio che dopo due anni di commissariamento farà tornare ad Anzio un sindaco e un consiglio comunale democraticamente eletto, anche se da meno del 50% dei cittadini.
La sfida è tra il centro destra di Stefano Bertolini e il centro sinistra del campo progressista di Aurelio Lo Fazio.
Saranno loro due a contendersi lo scranno più alto del consiglio comunale. A Stefano Bertollini laspunta.it ha rivolto una serie di domande per comprendere meglio, al di la dei comizi o degli incontri elettorali quale ricetta promette il centro destra per Anzio dopo le ultime non proprio felici e facili gestioni.
Anzio torna ad essere amministrata dalla politica dopo due anni di commissariamento. Che insegnamento ha tratto da questa vicenda?
“La democrazia è un bambino fragile ed è necessario che questo valore venga coltivato con responsabilità e consapevolezza, partendo da quanto è accaduto. Non possiamo più permettere e non permetteremo intromissioni di sorta nella vita politica ed amministrativa, perché la Città non lo merita. Abbiamo sviluppato gli anticorpi e sono assolutamente certo che quel che è accaduto non accadrà mai più; le forze politiche in campo hanno dato ampia dimostrazione di consapevolezza e di grande responsabilità”.
Il centro destra si presenta unito. La sua controparte parla di minestra riscaldata. Quali sono i punti qualificanti del programma?
“I punti qualificanti del nostro programma sono, naturalmente, l’affermazione del principio che la cultura è elemento fondante di ogni società civile e per la nostra coalizione la sua difesa è un caposaldo che guiderà l’azione amministrativa. Abbiamo tanta cultura da esportare e da valorizzare; attraverso il miglioramento della fruibilità di tutte le nostre ricchezze archeologiche e culturali, possiamo raggiungere due obiettivi: in primis la crescita sociale e culturale ed in seconda battuta la crescita economica della città, in quanto la cultura fa turismo, è attrattiva e rappresenta naturalmente un eccellente volano per l’economia”.
Anzio ha delle potenzialità inespresse, lei è stato già Sindaco della città. Quali sono le priorità per rilanciarla?
“Anzio deve capire che vive nel mondo ed ha il dovere di recuperare alla città le sue inestimabili ricchezze; una tra queste è sicuramente il Porto che dovrà essere il volano della crescita economica, sociale e turistica di Anzio. La Città deve avere un Porto adeguato, fruibile e soprattutto sicuro per le imbarcazioni in ingresso ed in uscita visto il naturale insabbiamento del nostro specchio acqueo.
Tra le priorità che la nuova Amministrazione ci sono, inoltre, l’accelerazione del processo di digitalizzazione all’interno dell’Ente, lo snellimento delle procedure amministrative attraverso l’introduzione della progettazione BIM negli appalti pubblici e la rigenerazione urbana che mi sta particolarmente a cuore, da realizzarsi attraverso l’accesso e l’utilizzazione degli strumenti legati all’innovazione tecnologica e all’efficientamento energetico. Interventi, questi, che consentiranno l’attrazione degli strumenti agevolati messi a disposizione dal Governo e ammontanti a 6 miliardi di euro”.
Il 2 dicembre il Tribunale di Velletri decide le eventuali condanne del processo Tritone. Quanto ha inciso questa vicenda tra i cittadini?
“Questa vicenda ha senza dubbio inciso sulla consapevolezza dei Cittadini, ci insegna che la democrazia non deve mai abbassare la guardia. La democrazia deve essere un baluardo contro le infiltrazioni criminali e la politica deve necessariamente respingere con forza ogni ipotesi di infiltrazione. I cittadini, con la scarsa affluenza all’appuntamento elettorale di pochi giorni fa, hanno forse voluto punire la politica in senso generale. Il nostro compito sarà anche quello di ricostruire il rapporto di fiducia con i Cittadini, cancellando quello che, purtroppo, è stato”.
L’ospedale Riuniti è stato oggetto di attenzione da parte dei comitati e dai cittadini. La struttura ha bisogno di interventi cosa intende fare se eletto sindaco?
“Sarò in prima linea per salvaguardare il nostro ospedale e la salute pubblica dei nostri Cittadini. Durante una recente visita agli ospedali Riuniti ho avuto modo di confrontarmi sulle problematiche esistenti e su quello che dovrà essere il futuro del Presidio. Mi sono fatto carico del grido di aiuto sollevato dalle Cittadine e dai Cittadini con riguardo alla chiusura del punto nascita e al diritto all’assistenza al parto; in queste ore, con l’approvazione di un ordine del giorno che chiede la riapertura della Maternità, lo spettro della chiusura sembra lontano. Non appena eletto, con i nostri rappresentanti in Regione faremo il possibile affinché venga dato seguito al documento in tempi brevi. Avrò un occhio sempre vigile sulla necessità di potenziamento dell’intera struttura sanitaria locale”.
Anzio città del turismo e dell’enogastronomia cosa può fare una amministrazione per farla diventare una città attrattiva?
“Anzio è una eccellenza nell’enogastronomia, che vanta una cucina rinomata non solo in Italia, attenta alla tradizione marinara ma allo stesso tempo capace di rinnovarsi. Sarà necessario costruire intorno alla enogastronomia una città di servizi, di attenzione ai turisti, con ulteriori opportunità attrattive, così che Anzio possa continuare ad esprimere completamente le sue potenzialità. La nostra ambizione è quella di riportare la Città di Anzio ad essere un salotto, la capitale del turismo, della cultura, della nautica e del cinema. Sostanzialmente gli anni ’50 applicati al terzo millennio”.
La villa di Nerone affidata al Parco dei Castelli, struttura scollegata dal litorale. Non crede sia meglio un’ente che valorizzi le bellezze storiche e architettoniche del paese?
“Ho avuto modo di presentare, durante i nostri incontri, la nostra idea per il rilancio della Città e per la valorizzazione delle nostre straordinarie bellezze storiche ed architettoniche. Uno dei punti del nostro programma sul quale indirizzerò immediatamente la mia azione, sarà quella di promozione di una Legge presso la Regione Lazio che istituisca il ‘Parco archeologico e culturale del Litorale Sud’ che contenga al suo interno Anzio, Nettuno, Ardea e Pomezia e tutte le bellezze millenarie archeologiche, storiche e culturali, contenute in queste quattro Città. Mi riferisco in particolare al Parco archeologico di Nerone, al Vallo Volsco, alla riserva di Tor Caldara, alle nostre Ville storiche tra le quali Villa Sarsina, Villa Adele, Villa Spigarelli, Villa Albani e Villa Aldobrandini; ma anche ai siti archeologici e alle torri delle Città più vicine, tra cui Torre Astura ed il Forte Sangallo a Nettuno; se proseguiamo verso le vicine Ardea e Pomezia, troviamo molte altre Ville, dimore storiche e tutta una serie di siti archeologici che ci invidia il mondo intero e che potranno essere inserite nel Parco del Litorale Sud, così da parlare di turismo 365 giorni l’anno”.
Perché i cittadini devono eleggerla sindaco?
“Innanzitutto perché sono Stefano Bertollini, perché ho una storia personale che dà garanzia alla Città. La professionalità ritorna al governo della Città. Abbiamo la possibilità di avere dalla nostra parte anche il mondo della politica regionale e quella nazionale che, insieme, possono rappresentare una congiuntura talmente positiva per poter risolvere le tante incertezze avute fino a qui nella gestione dell’amministrazione comunale”.