Il bilancio dell’APEF di Frosinone? È come il Santo Graal. Più lo si cerca e più non lo si trova. Una storia abbastanza originale, quella del bilancio dell’APEF che dovrebbe essere incorporato in quello della Provincia e quindi dovrebbe essere pubblico ai consiglieri, eppure non si trova.
Il bilancio della Provincia è stato approvato, tranne che dal consigliere di Italia Viva eletto anche con il sostegno di Azione, che è stato l’unico a chiedere conto del bilancio dell’APEF senza ricevere nessuna risposta.
Ora sarà anche vero che l’APEF è una srl, ma è una società controllata dalla Provincia e quindi, come società strumentale, il bilancio dovrebbe essere approvato dal Consiglio provinciale e farne parte integrante.

Un pò come succede dappertutto con le società partecipate, vale per la Volsca Ambiente che svolge il servizio di raccolta smaltimento dei rifiuti nei comuni dei Castelli Romani, o alla Velletri Servizi, o alla ABC di Latina.
Invece sull’APEF che sta per Agenzia Provinciale Energia Frosinone, c’è una coltre nebulosa dentro la quale nessuno intende addentrarsi.
I maligni affermano che il vero problema riguarda il personale assunto presso l’APEF che, sembrerebbe, essere destinato ad altro incarico.
Tutto questo non sarebbe difficile da scoprire facendo un accesso agli atti, che qualsiasi consigliere provinciale potrebbe fare.
Mali lingue ha tagliato corto il Presidente dell’APEF, Fabio De Angelis. Che detiene un record. Nominato con il centro sinistra resta in sella con il centro destra, e si fa nominare amministratore anche della SAF, Società Ambiente Frosinone.
La SAF è composta dai Comuni della provincia di Frosinone più l’Amministrazione Provinciale: ciascuno in quote uguali a prescindere dalla popolazione.
Così Fabio De Angelis è riuscito in questa impresa di farsi nominare amministratore anche nella SAF.
Fabio De Angelis è un uomo di centro destra, in quota Ruspandini, ma adesso fa riferimento al gruppo del Presidente Rocca.
Le nomine in queste società sono ovviamente politiche, ma questo non significa che non debbano poi essere gestite in maniera manageriale, anzi a maggior ragione dovrebbero funzionare bene.
Il Ruolo dell’APEF
Due incarichi prestigiosi e cosa fa l’APEF? Si dovrebbe occupare del controllo delle caldaie, ma soprattutto fornire assistenza alle imprese per i rilasci delle AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) le certificazioni per le emissioni in atmosfera e altri servizi per l’ambiente.
Eppure a sentire qualche imprenditore per avere risposte dall’APEF ci vogliono addirittura anni. Sul sito dell’APEF l’ultimo rapporto pubblicato si ferma al 2022, speriamo che sia dovuto ad un mancato aggiornamento del sito. Anche qui non si trova traccia del bilancio dell’APEF del 2024.
L’ultimo bilancio dell’APEF sul sito è del 2023, in versione abbreviata, nel quale i costi del personale sono pari a 798 mila euro. Sempre dal bilancio 2023 si legge che il valore della produzione è pari a 3 milioni e 640 mila euro, contro 3 milioni e 589 mila euro di spese.
La critica di Azione al bilancio dell’APEF
Proprio su queste situazioni è intervenuto Antonello Antonellis di Azione.
“Vorremmo trovare le risposte ai nostri quesiti non solo sui giornali da parte del Presidente APEF, ma sul sito dell’Amministrazione Provinciale, dove dovrebbe esserci il Bilancio dell’APEF.”
“Lì i cittadini potrebbero verificare l’attività della società, i costi, il numero del personale impiegato, i criteri delle assunzioni, gli obiettivi futuri. Afferma Antonellis.
“Chiediamo altresì al Presidente dell’APEF, al Presidente dell’Amministrazione Provinciale, ed ai Consiglieri, che hanno votato il Bilancio 2025 dell’Ente, al quale dovrebbe essere allegato il Bilancio APEF, di rendere pubblico questo atto amministrativo, nell’interesse, questo sì, dei cittadini.”
Insomma qualcosa non torna, secondo Antonellis, il bilancio dell’Apef di Frosinone non si trova, ma ci sarebbero anche questioni dal punto di vista organizzativo della stessa APEF.
“Abbiamo posto il problema del ruolo dell’APEF nella transizione energetica, non come soggetto di produzione energetica ma di promozione, ed organizzazione, dei soggetti più deboli, dei soggetti produttivi, soprattutto piccole e medie aziende, per utilizzare le norme a sostegno nel settore energetico. Sono state promosse, ad esempio, le comunità energetiche in provincia?” Chiede Antonellis.
“Di certo non potevano essere azioni autonome dei dipendenti, ai quali va tutto il nostro sostegno per l’attività quotidiana, e non abbiamo certamente indicato loro come responsabili di queste difficoltà.” Prosegue il Segretario di Azione.
“Al contrario abbiamo chiesto di selezionare il personale che serve a renderlo meno precario e professionalmente più performance, dentro un quadro di sviluppo a medio-lungo termine della società. Abbiamo chiesto di individuare le figure professionali anche attraverso l’Università, o percorsi condivisi.”
“Di certo non lo facciamo in modo sguaiato e populistico come certe forze politiche, che ora governano, che quando erano opposizione, era tutto un gridare sulle assunzioni, all’appartenenza partitica degli assunti. Come cambiano i tempi, come si capovolge la situazione.” Afferma laconicamente Antonellis.
“Appare evidente che siamo pronti ad andare oltre, se non verranno resi pubblici i bilanci, coinvolgendo il partito sul piano nazionale e parlamentare.” Conclude Antonello Antoenllis.
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