La Bologna a 30 all’ora per adesso non cambia. Ma non è escluso che tra “sei mesi”, al termine della prima fase di monitoraggio, e sulla base di “dati scientifici”, possa arrivare qualche modifica al provvedimento. Ad esempio, cambiando i limiti di velocità in qualche strada. Lo assicura il sindaco Matteo Lepore, all’indomani della direttiva del ministero dei Trasporti indirizzata a tutti i Comuni italiani sulle Città 30. Per ora, spiega Lepore alla stampa, questa mattina a Palazzo D’Accursio, “rimane il percorso che abbiamo messo in campo, cioè le ordinanze che abbiamo fatto, il sistema di monitoraggio e il confronto”.
Anche i controlli della Polizia locale a rotazione sulle strade resteranno invariati e anzi si concentreranno pure sulle arterie “con limiti a 50 e 70- promette il sindaco- e anche su biciclette e monopattini“. Alla base del provvedimento, ricorda Lepore, “c’è anche la possibilità di modificarlo e migliorarlo, perchè no cambiando anche le strade e le situazioni. Ma sulla base del confronto”. Dunque, ribadisce Lepore, “io sono disposto a migliorare il provvedimento. E se questo significa togliere alcune strade, perchè si verifica che nella pratica non ha senso, su questo sono disponibile e laico, perchè il nostro obiettivo non è fare cassa nè peggiorare la mobilità in città. Però dobbiamo verificarlo. L’importante è che il motivo sia legato a dati scientifici e non a una battaglia ideologica per la campagna elettorale delle europee. Dobbiamo togliere questa ambiguità”. Da questo punto di vista, aggiunge il sindaco, “il Ministero fa il suo mestiere. Ha una struttura tecnica che rispetta le regole. Le dichiarazioni che invece abbiamo sentito in queste settimane sono state molto sopra le righe. Ma siamo abituati”.
Come sta andando a Bologna
Nei giorni scorsi, spiega ancora il sindaco, “abbiamo riunito la Polizia locale e da loro stanno emergendo valutazioni importanti, anche sul fatto che i cittadini stanno rispettando la misura, che l’incidentalità sta calando e che sta cambiando il modo di muoversi in città“. Lo stesso confronto è in corso con Tper sulle linee degli autobus e “questi dati ci permetteranno di andare avanti- afferma Lepore- ho poi chiesto all’assessore Bugani di coordinare un tavolo, insieme al capo di gabinetto Sergio Lo Giudice, sul fronte della consegna delle merci e dei rider, perchè a Bologna abbiamo tantissime persone che lavorano in questo settore, di fatto senza regole, in cui vale l’algoritmo e la velocità. Ma prima c’è la vita delle persone. Non ci deve essere nessuno schiavo di un algoritmo o di una piattaforma. Credo che anche per i fattorini e gli artigiani sia importante avere un tavolo dove regolamentiamo insieme gli accessi al centro e apriamo nuove zone di carico e scarico merci”.