L’alto rappresentante della politica estere dell’Unione Europea, Josep Borrell, è a Ventotene per la 43/a edizione del Seminario federalista e, durante l’inaugurazione di un murales, ha rilasciato delle dichiarazioni che davvero non hanno un bel nulla in comune con il Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni.
Borrell ha dichiarato che “il Manifesto di Ventotene è la base dell’Unione Europea e rappresenta tutti i valori in cui crediamo.” Si resta basiti ad ascoltare queste parole mentre l’Europa guarda senza agire al massacro in Palestina e spinge l’Ucraina alla guerra in suolo russo.
Borrell è solo uno degli ultimi personaggi politici di spicco a citare senza cognizione di causa il Manifesto di Ventotene, che parla di nazionalizzazione delle banche e dell’energia, della pace come elemento fondante dell’Europa.
Insomma siamo alla solita retorica vuota sul Manifesto di Ventotene. A rendere tutto ancor più tragicomico sono le parole di quel Borrell, che in questi mesi drammatici di guerra non è riuscito a svolgere nessun tipo di azione diplomatica.
Sic transit gloria (im)mundi.