Il Ministero delle Miniere e dell’Energia, guidato da Alexandre Silveira, ha annunciato l’apertura di un’indagine amministrativa sulla società energetica Enel. L’inchiesta mira a esaminare le presunte mancanze e violazioni contrattuali dell’azienda, in relazione ai frequenti blackout che hanno colpito la metropoli di San Paolo.
Il ministro Silveira ha espresso il suo impegno a garantire la qualità del servizio energetico, sottolineando che il processo sarà gestito con la massima serietà e offrirà ad Enel tutte le opportunità di difesa. Ha anche accennato alla possibilità di gravi conseguenze, inclusa la revoca della concessione, se le accuse dovessero essere confermate.
La decisione segue una sentenza del tribunale di San Paolo che ha ordinato a Enel di compensare i clienti per i disagi subiti a causa dei prolungati blackout avvenuti dopo intense piogge nel novembre 2023. La corte ha stabilito che Enel è responsabile per i danni morali, fissando il risarcimento a 5.000 R$ per ciascun caso di ritardo nel ripristino dell’energia.
In aggiunta, l’Agenzia Nazionale per l’Energia Elettrica (Aneel) ha imposto a Enel una sanzione di 165,8 milioni di R$ per le stesse interruzioni. Durante il blackout, circa 2,1 milioni di persone sono rimaste senza elettricità, e il servizio è stato ripristinato solo dopo una settimana.
L’avviso di infrazione emesso da Aneel critica Enel per non aver attivato tempestivamente le sue squadre di manutenzione, sia interne che esterne, che sono intervenute significativamente solo tre giorni dopo la tempesta che ha causato ingenti danni alla rete elettrica.
Il caso ha suscitato un ampio dibattito pubblico sulla responsabilità delle aziende di servizi pubblici e sulla necessità di garantire infrastrutture resilienti di fronte agli eventi climatici estremi.