La Rete No Bavaglio, l’Associazione coordinamento antimafia Anzio Nettuno e Reti di giustizia il sociale contro le mafie, hanno espresso forte preoccupazione per l’inchiesta che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 11 tra dirigenti e manager della ASL Roma 6, accusati di pilotare appalti e concorsi pubblici.
“A rendere ancora più grave la situazione è il fatto che la nomina del nuovo direttore generale della ASL Roma 6 sia ancora bloccata, ostaggio di logiche di partito.” Dice la nota congiunta.
“Mentre la sanità pubblica dovrebbe garantire efficienza e servizi ai cittadini, si assiste a una gestione opaca che favorisce equilibri politici anziché il merito e la competenza. Questa vicenda conferma la necessità di un sistema sanitario trasparente e libero da clientele, corruzione e giochi di potere, soprattutto in territori come questi, già fortemente compromessi dalla presenza della criminalità organizzata.” Precisa la nota delle associazioni antimafia
“Ricordiamo che si stanno realizzando investimenti del Pnrr per la sanità in tutta la regione: investimenti per milioni di euro in zone dove le mafie sono fortemente pericolose pensiamo non solo a questo territorio ma ad Ostia e alla provincia di Latina.” Sottolineano le Associazioni.
“Lavori in cui mafie, corruzione e sperperi potrebbero insinuarsi senza adeguati controlli preventivi e successivi. È per questo che dovrebbero essere sottoscritti protocolli specifici con Dia ed Anac. Invitiamo poi tutte le forze dell’ordine e la magistratura a vigilare, perché la salute pubblica si tutela anche prevenendo e reprimendo la corruzione e il traffico di influenze“