9:40 Appena partita la manifestazione promossa dalla Cgil. Il corteo è partito da via Vittorio Cervone (autolinee nuove di Latina) ed è diretto verso piazza della Libertà. Verso le 11:30 è previsto l’intervento conclusivo del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Prima di lui, parleranno quattro lavoratori e lo scrittore De Giovanni.
10:20 A Piazza della Libertà la fine del corteo deve ancora arrivare, ma dal palco allestito iniziano i primi interventi. Ad intervenire per prima Anna Scorrano, Segretaria Generale Fillea Roma Sud: “Nonostante siano stati aumentati gli ispettori, sono diminuiti i controlli nei posti di lavoro ed è stato riscontrato un tasso di irregolarità pari al 70%. Il settore dell’edilizia è in cima a questa triste classifica”.
10:30 Interviene sul palco Valentino Santoro, RSA Conad Frosinone: “Uniamo le nostre mani e tendiamole verso chi aspetta un aiuto su quei posti in cui l’imprenditore è tornato ad essere padrone e noi lavoratori schiavi”.
10:45: Interviene lo scrittore e drammaturgo Maurizio De Giovanni: “C’è differenza fra un numero e una storia. I numeri passano, si dimenticano subito. Le storie no. Lui (Satnam) era felice perché aveva un letto finalmente. Aveva dormito per anni in una stalla con le bufale nel casertano, mentre adesso aveva un letto dove poteva dormire con la moglie che amava tantissimo. Faceva 8 kilometri in bicicletta alle 6 del mattino e ogni giorno percorreva una via che si chiama “via della Speranza”. Ci pensate? Avrebbe dovuto chiamarsi via della paura invece, perché quelli come lui vanno a fare un lavoro in cui si può morire. Non sono numeri. Sono storie.”
11:15 L’intervento di Maurizio Landini, Segretario Generale della CGIL: “Questa giornata in cui tutta la CGIL Nazionale e tutte le sue categorie sono qui, per noi ha un significato molto preciso e cioè che noi vogliamo con oggi aprire una vera e propria vertenza per sconfiggere il caporalato, il lavoro nero e le morti sul lavoro. E aprire una vertenza vuol dire una vertenza permanente in ogni luogo di lavoro, in ogni territorio in ogni livello di confronto che il sindacato ha con il governo, con le istituzioni con le controparti perché questi temi siano i temi su cui noi vogliamo delle risposte e vogliamo produrre un cambiamento”.
“Oggi siamo di fronte – sempre secondo Landini – ad un sistema di fare impresa che uccide i lavoratori. Riguarda tutto il nostro paese, tutti i settori. Nel nostro paese, dati ISTAT, esistono 3 milioni di persone, 3 milioni di storie, donne e uomini, costrette a lavorare in nero. Il governo continua a tagliare sulla sanità e sui servizi essenziali, ma pensate a cosa accadrebbe se questi 3 milioni di persone fossero regolarmente contrattualizzate”.
11:40 La manifestazione si è conclusa con Maurizio Landini che ha ricordato l’articolo 3 della Costituzione italiana:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Landini nei giorni scorsi ha sottolineato l’importanza di fermare un sistema di fare impresa che sfrutta e uccide le persone. Ha dichiarato: “Di fronte alla disumanità della morte di Satnam Singh, alla strage continua di morti sul lavoro, alla precarietà e all’impoverimento di chi per vivere ha bisogno di lavorare, è il momento della mobilitazione permanente per la libertà nel lavoro e la giustizia sociale.”
La Cgil ha fornito numeri impressionanti sullo sfruttamento lavorativo: 3 milioni di lavoratori in condizioni di irregolarità in Italia, quasi 13 su 100 lavoratori regolari impiegati in nero o in grigio, e 230.000 occupati impiegati irregolarmente nel settore agricolo. Le vittime di sfruttamento o caporalato sono 3.208, di cui 2.123 in agricoltura e 897 nei settori del terziario.
Le associazioni che hanno partecipato
La manifestazione ha visto la partecipazione di numerose associazioni: A buon diritto, ActionAid, Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, Anpi, Arci, Articolo 21, Auser, Libera, Associazione per il rinnovamento della Sinistra, Campagna Ero Straniero, Cies onlus, Cittadinanzattiva, Cnca, Commissione Migrantes, Consiglio italiano per i Rifugiati, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Danish Refugee Council – Italia, Forum Diseguaglianze Diversità, Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, Greenpeace Italia, Gruppo Solidarietà, Italiani Senza Cittadinanza, Left, Libertà e Giustizia, Lunaria, Magistratura Democratica, Missionari Colombiani Provincia Italiana, Movimento di Cooperazione Educativa, Recosol, Oxfam Italia, Rete dei Numeri Pari, Sbilanciamoci!, Società Italiana Medicina delle Migrazioni, Sunia, Udu – Unione degli Universitari, Uisp. Saranno presenti anche alcune forze politiche: Europa verde, Pd, Rifondazione comunista, Sinistra italiana.tra cui A buon diritto, ActionAid, Arci, Greenpeace Italia e molte altre.