Accardi è una delle artiste contemporanee più importanti della storia dell’arte a dieci anni dalla scomparsa, e in occasione dei cento anni dalla sua nascita, troviamo a Roma due mostre in onore di Carla Accardi (Trapani 1924-Roma 2014): una presso la Galleria Lombardi e l’altra presso il Palazzo delle Esposizioni.
di Giulia Siracusa
Fu una dei primi artisti ad avvicinarsi alla corrente dell’astrattismo: il primo quadro appartenente a questa corrente risale al 1947, quando l’artista aveva solo 23 anni.
Nello stesso anno sarà l’unica donna tra i firmatari del manifesto del Gruppo Forma.
Già dal 1950 inizia ad esporre mostre personali a Roma. Fino al 1952, l’opera di Carla Accardi si muove sulla linea della pittura costruttivo-concretista, ma nel corso degli anni ’50 il suo linguaggio si muove verso un’astrazione ridotta, caratterizzata dai colori bianco e nero.
La svolta verso il colore e la scelta di forme non immediatamente decifrabili avviene all’inizio degli anni 60, le opere di questo decennio saranno anche le più famose e riconoscibili di tutta la sua carriera.
Le prime opere cromatiche vengono esposte nel 1961 a New York nella Parma Gallery e a Londra presso la New Vision Centre Gallery presentate dal rinomato critico d’arte Lionello Venturi.
La seconda metà degli anni Sessanta viene caratterizzata dalla sperimentazione su un materiale fino ad allora mai usato in ambito artistico: il sicofoil, materiale trasparente simile alla plastica.
Nascono in questi anni opere come la Tenda (1965), Ambiente Arancio (del 1967) e Triplice tenda (1969-71).
Nuove ricerche su questo materiale innovativo verranno fatte durante tutto il decennio successivo; il colore invece perde di saturazione andando a prediligere colori pastello.
Alla metà degli anni Settanta il sicofoil è completamente trasparente, in intrecci che privilegiano il supporto e rendono il telaio protagonista.
Carla Accardi però non ha rappresentato solo una delle artiste più prolifiche del secolo scorso, nonché punto di riferimento per la sperimentazione artistica.
Accardi è stata anche una fervente attivista del movimento femminista. Il collettivo femminista Rivolta Femminile nasce dal sodalizio tra lei, Carla Lonzi ed Elvira Banotti.
Lonzi e Accardi iniziano a collaborare già dal 1965 durante la realizzazione dell’opera Tenda (1965). Tuttavia la collaborazione tra le due si interrompe bruscamente a metà degli anni Settanta, quando Accardi prenderà le distanze da Rivolta Femminile e da Lonzi in quanto portavoce di una posizione più radicalizzata (Carla Lonzi nel 1970 lascia il suo ruolo di critica d’arte, rifiutandosi di diventare una critica d’arte femminista poiché l’arte rappresentava un ambito compromesso dal patriarcato ndr).
Il linguaggio di Carla Accardi cambia e si evolve nel corso dei decenni successivi, continuando ad essere un punto di riferimento sia in Italia che all’estero esponendo in tutto il mondo.
Accardi si spegne a Roma il 23 febbraio 2014 all’età di 90, dopo aver influenzato l’arte italiana e internazionale per 70 anni.
La Galleria Lombardi ospita “Carla Accardi. Alfabeti Segreti” dal 16 marzo 2024 al 20 aprile 2024, a cura di Lorenzo ed Enrico Lombardi.
La mostra, gratuita al pubblico, ha l’intento di ripercorrere la carriera dell’artista partendo dalla sua produzione degli anni Cinquanta fino ai suoi lavori più recenti, attraverso le 25 opere esposte.
L’intento della mostra è quello di andare a mettere a confronto lavori “vecchi” e “nuovi” sottolineando la coerenza insita nella produzione di Accardi.
Potete trovare la Galleria in via Monte Giordano 40 a Roma, aperta dal martedì al sabato dalle 11:00 alle 19:00.
Al Palazzo delle Esposizioni, sito in via Nazionale 194 sempre a Roma, si trova “Carla Accardi” dal 06 marzo 2024 al 09 giugno 2024.
La mostra, a cura di Daniela Lancioni e Paola Bonani, raccoglie oltre cento opere dell’artista provenienti dalle collezioni e musei più importanti d’Italia, straniere, pubbliche e private.
Il progetto espositivo ha come intento quello di ripercorrere le tappe più importanti della carriera di Carla Accardi: dalle prime apparizioni passando per i lavori più radicali, fino alla gioia che caratterizza le pitture degli anni Ottanta e alle sintesi dell’ultima fase della sua produzione. La mostra è visitabile da martedì a domenica dalle 10:00 alle 20:00.
Noi de La Spunta consigliamo la visita ad entrambe le esposizioni per andare a scoprire – o per approfondire – un’artista fondamentale per la storia dell’arte, capace di innovare e rinnovarsi fino alla fine dei suoi giorni.
Se vi piacciono le cacce al tesoro vi sfidiamo a trovare tutte le opere di Carla Accardi sparse per il mondo, ecco una guida per collezionarle tutte.
A Roma trovate un nutrito numero di opere presso il MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma.
Se vi piace viaggiare potete trovare altre opere; al Castello di Rivoli in Piemonte; al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento; nelle Gallerie Civiche di Modena e Bologna; al Palazzo Reale e alla Fondazione Prada di Milano; al Guggenheim Museum di New York e per finire allo S.M.A.K. a Ghent (Belgio).
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