Una riunione di maggioranza per capire cosa fare, dopo l’arresto del sindaco di Ceccano, in quota Fratelli D’Italia per la vicenda “The Good Lobby”.
Il centrodestra molla letteralmente al suo destino il Sindaco Caligiore che nel frattempo è stato sospeso dalla carica di sindaco e di consigliere provinciale dal Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori.
La guida del comune ciociaro è andata al vicesindaco Federica Aceto. “Siamo sbigottiti anche noi come i nostro concittadini ma nessuno di noi è coinvolto in questa indagine per questo motivo andiamo avanti e prendiamo nettamente le distanze dai comportamenti emersi dalle indagini che non ci appartengono” Avrebbero detto al termine della riunione di maggioranza.
I consiglieri di maggioranza avrebbero reso la loro disponibilità alla Magistratura riponendo nei magistrati la più totale fiducia e “attendiamo le determinazioni dei Magistrati che verranno effettuate al termine delle indagini “
Quindi nonostante il terremoto che ha visto coinvolto il Sindaco, alcuni funzionari comunali, imprenditori, tecnici e due commercialisti il centro destra di Ceccano non si pone il problema dell’opportunità politica di fare un passo indietro.
Un passo indietro che invece il centro sinistra sta chiedendo già da giovedì pomeriggio “nel rispetto dei cittadini di Ceccano che non meritano questo vergognoso palcoscenico“
Nel frattempo emergono alcuni stralci delle intercettazioni ambientali che definiscono meglio i contorni di questa vicenda la cui conclusione deve ancora venire.
Secondo il Gip, Caligiore sarebbe stato uno spregiudicato senza scrupoli. Come anche Camillo Ciotoli che intercettato avrebbe fatto capire che del dissesto idrogeologico non importava niente a nessuno e che bisognava risparmiare sui lavori per destinare una parte del denaro anche a loro. Dopo tutto quello che sta accadendo in Italia con il dissesto idrogeologico, queste affermazioni, se confermate, sarebbero veramente poco edificanti.
Così come destano una certa eco le intercettazioni tra il sindaco Caligiore ed Elena Papetti funzionaria del Comune e figura di spicco, per i magistrati, dell’associazione a delinquere, con la quale si era mostrato preoccupato perché in casa aveva in contanti una somma imprecisata di denaro, somma che se scoperta non avrebbe saputo giustificarne il possesso.
Intanto i legali del sindaco Caligiore hanno dichiarato che l’ex sindaco è sereno e pronto a chiarire tutto negli interrogatori di garanzia che cominceranno dalla prossima settimana. Non si escludono comunque ulteriori sviluppi della vicenda come l’individuazione di una talpa che avrebbe informato gli indagati dell’inchiesta in corso.