Scoppia il caso a Ciampino. Il comitato mensa, composto dai genitori dei bambini delle scuole elementari, si è dimesso in blocco in aperta polemica con l’amministrazione comunale, ma soprattutto con l’assessore alla pubblica istruzione, Mantua.
“Ciampino merita un assessore all’altezza, per questo crediamo che l’assessore Roberto Mantua, dopo questa ennesima pagina vergognosa per la pubblica istruzione nella nostra città, dovrebbe dimettersi dal suo ruolo.” E’ l’attacco di Diritti in Comune che dice la sua su questa vicenda.
“Apprendiamo delle dimissioni in massa della rappresentanza dei genitori della commissione mensa del comune di Ciampino motivate, come si legge dal comunicato diffuso, dall’immobilità dell’amministrazione sia nell’attuazione delle proposte approvate durante le commissioni sia nella convocazione di nuove riunioni.” Prosegue la lista civica.
“Due elementi che contraddistinguono l’effettivo valore di uno strumento partecipativo sono venuti a mancare. A ciò si aggiunge la delusione di non aver visto pubblicati i dati sulle analisi della qualità dell’acqua e la mancata installazione degli erogatori nei plessi scolastici: una mozione che abbiamo contribuito a far approvare, attraverso approfondimenti tecnici operati in Commissione, ormai due anni fa.” Aggiunge Diritti in Comune
“Un altro strumento di partecipazione, tanto sbandierata dalla Giunta Colella, perde la sua componente civica, dopo che anche la presidente della Consulta sulle disabilità si era dimessa in polemica con l’amministrazione alcuni mesi fa.”
“L’assessore alla pubblica istruzione, Roberto Mantua, non ha mantenuto l’impegno preso con le famiglie che ora si trovano private della loro rappresentanza per ciò che riguarda il servizio mensa. L’ennesimo danno alle nostre scuole pubbliche, dopo aver subito il dimensionamento scolastico ed il rincaro del costo della mensa, per non parlare dello stato di degrado strutturale in cui si trovano le strutture scolastiche per mancanza di manutenzione.” Continua Diritti in Comune
“La scuola pubblica, chi la vive e chi ci lavora, ha bisogno di amministratori pubblici che la considerino una priorità, altrimenti il livello dei servizi continuerà a peggiorare ulteriormente con gravi ricadute sul diritto a un’educazione universale e di qualità.“
“Lo abbiamo ribadito in occasione del dibattito di apertura della nostra tre giorni di “Festa della Città Ribelle”, con il contributo di insegnanti, dirigenti, genitori e cariche istituzionali: chi governa i territori ha il compito, nei confronti dell’intera comunità educante, di promuovere e difendere servizi educativi, posti di lavoro, strumenti di democrazia e trasparenza decisionale.” Afferma in conclusione la nota di Diritti in Comune