Simonetta Capanna, presidente della II Commissione consiliare, rassegna le sue dimissioni dal ruolo. In una lettera racconta le sue motivazioni.
“Le mie dimissioni da presidente della Commissione II – Politiche Sociali, Politiche Educative Scolastiche, Politiche a favore della Famiglia del Comune di Ciampino non sono una resa alla pratica dei ” cerchi magici” che inesorabilmente si sono appropriati del ruolo che in passato era dei partiti politici.
Al contrario sono il tentativo di svegliare la politica locale dal lungo sonno di chi crede che si possono governare i cambiamenti evitando il coinvolgimento dei cittadini e, in un crescendo di errori, degli stessi eletti in Consiglio Comunale.
Eletti, tranne rare eccezioni, trasformati in esecutori di voti, spesso inconsapevoli del peso che esercitano.
Il mio piccolo gesto è una goccia d’acqua nell’immenso mare della crisi politica che sta travolgendo i capisaldi della nostra Carta Costituzionale.
La trasformazione dei partiti in contenitori di “filiere di comando” è già il cedimento di uno dei pilastri fondamentali della Repubblica.
Sostituire la pratica della partecipazione e condivisione delle scelte con quella dell’ubbidienza e del comando è per me un crimine politico a qualsiasi livello istituzionale si attui.
La sinistra non è immune, ha ceduto. Le strutture componentistiche che vivono in essa hanno abbandonato la pratica nobile della politica, favorendo a dismisura il prolificarsi di capi, capetti ed aspiranti tali (gli ubbidienti di oggi).
Ciampino non è immune a questa crisi.
Il proliferare di comitati di cittadini e cittadine che non si arrendono, sono l’emblema del fallimento di un metodo che, al di là della propaganda, non fa bene alle comunità.
La nascita dell’intergruppo in seno al Consiglio Comunale è il tentativo di unire e non dividere, dare forza non indebolire la maggioranza. Perché da lì nasce la richiesta di conoscenza, partecipazione e scelte consapevoli.
Tale esperienza volutamente è stata fraintesa, diventando oggetto di denigrazione e nel contempo campo di conquista per capetti con poco cervello che non trovano altro metodo per
far fallire, non tanto l’esperimento in se, quanto il portato contenuto in esso, quel portato che richiama gli eletti al rispetto del proprio ruolo, abiurando l’obbedienza cieca alle scelte del piccolo cerchio magico.
A quell’esperienza oggi aggiungo il gesto delle mie dimissioni da presidente della Commissione II – Politiche Sociali, Politiche Educative Scolastiche, Politiche a favore della Famiglia, auspicando che questo possa aiutare a comprendere meglio che il ruolo di un eletto non è quello di genuflettersi al capetto di turno. Ma al contrario di rappresentare le istanze dei cittadini stando democraticamente in una squadra che fa del pluralismo un punto di forza, la mia squadra, il centrosinistra, si è posta l’obbiettivo del cambiamento anche a Ciampino. Non possiamo fallire!
Chi considera il mio gesto una resa si sbaglia e di grosso”!
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