Tanti i cittadini che si si sono ritrovati all’olmata storica passeggiata di Genzano a confine con Ariccia e di fronte a Colle Parco l’area verde nella quale l’amministrazione a guida centro destra di Ariccia vuole far installare dei chioschi di porchetta.
Tanti cittadini che hanno anche firmato una petizione per fermare questo progetto. Oltre cento quelle raccolte in meno di due ore.
Colle Pardo è un polmone verde che però è abbandonato dall’amministrazione ariccina, visto che passeggiando nel bosco non è difficile incontrare mini discariche, dai letti, poltrone, materiali di risulta edile, gettata li da cittadini sconsiderati, ma che l’amministrazione non ha ancora provveduto a togliere.
“L’idea di aprire dei chioschi ristoro a Colle Pardo è assolutamente fuori luogo” affermano gli esponenti del Comitato “Colle Pardo è un ecosistema che si è integrato nella struttura urbana, vivono e convivono animali di diverse specie, ci sono tratti che andrebbero valorizzati da un punto di vista storico e naturalistico e che potrebbero essere attrattivi per la bellezza dei percorsi e del panorama” Proseguono gli esponenti del Comitato
“Per questo l’idea di far aprire dei chioschi è deleteria, perché questo bosco deve essere si vissuto ma così come è.”
Tra l’altro va anche detto che appena fuori Colle Pardo sulla via Appia, essendo attaccato a Genzano non sarebbe un problema peer chi vuole ristorarsi usare i bar che sono in prossimità.
Insomma tra il progetto di riqualificazione dell’ex sede della Cgil e i chioschi l’amministrazione ariccina sembra proprio non tenere troppo in considerazione il verde pubblico.
Vale la pena ricordare che Colle Pardo venne salvato dalla speculazione edilizia, grazie al comitato che venne istituito agli inizi degli anni 2000 e con una azione congiunta tra l’amministrazione di Genzano, guidata da Enzo Ercolani e quella di Ariccia guidata da Emilio Cianfanelli, fu possibile grazie alla Provincia di Roma, presieduta da Nicola Zingaretti, avere i contributi pubblici, un milione di euro, per acquisire la tenuta al patrimonio comunale.
Una tenuta pubblica che adesso andrebbe valorizzata come polmone verde a cerniera dei due comuni, bonificata dalle micro discariche e resa fruibile a tutti.
“Questa è la nostra battaglia che continueremo a portare avanti, nonostante la politica che sembra distratta su questi temi” Hanno affermato dal Comitato.