Dopo l’incontro con i vertici del Parco dei Castelli Romani, non si ferma l’attività di sensibilizzazione da parte del Comitato per la protezione dei boschi dei Colli Albani, che sabato dalle 17 effettuerà una assemblea pubblica ad Albano.
Sarà esposta anche una mostra fotografica che espone lo stato del disboscamento in atto in gran parte del territorio in cui viviamo.
“Sono molte le persone di Albano che spesso frequentano i sentieri del territorio del Parco dei Castelli Romani, con sempre maggiore difficoltà e sdegno per lo stato in cui sono ridotti a seguito del taglio boschivo intensivo.” recita il comunicato del Comitato.
“Da mesi ci stiamo informando, riunendo e battendo affinché lo scempio in atto su migliaia di ettari venga fermato dalle competenti autorità e lunedì scorso siamo stati ricevuti dall’Ente Parco per un primo incontro durante il quale abbiamo esposto la necessità che al primo posto dell’attività dell’Ente venga messa la salvaguardia di tutto il territorio di sua competenza e non gli appetiti di chi, sfruttandolo a fini economici, lo devasta lasciando il deserto.” prosegue la nota del Comitato.
“Anche se tutto ciò in parte avviene legalmente non possiamo rassegnarci a veder distrutto un intero ecosistema così complesso, ricchissimo di biodiversità e tra l’altro necessario all’esistenza degli stessi esseri umani.”
“Dai laghi, ai boschi, ai siti archeologici la mano dell’imprenditoria di settore nostrana produce colate di cemento, tagli a raso di ettari di bosco a perdita d’occhio e marketing ingannevole fatto di “porchetta, vino, fragole, castagne e funghi dei Castelli”.
“Ci stiamo giocando la vivibilità dei paesi, delle città e del territorio circostante in cui siamo immersi e ciò non è mai tollerabile in alcun caso, specie in questo periodo di forti cambiamenti climatici ai quali i suddetti imprenditori, forti dei legami istituzionali con i diversi partiti, non sembrano minimamente interessati.” aggiunge il comitato protezione boschi.
“Lo vediamo anche nel caso della paventata costruzione dell’inceneritore di Roma in zona S.Palomba: 600.000 tonnellate l’anno (ribadiamo: ogni anno!!!) di rifiuto, indifferenziato, da bruciare ogni anno, con oltre 100.000 di esse che necessitano di una nuova discarica per rifiuti speciali.”
“Con buona pace delle mistificazioni mediatiche che ancora nascondono come i milioni di metri cubi di acqua ogni anno per l’impianto non siano disponibili in questo territorio, a meno di non lasciarci tutti a secco visto che la falda idrica dei Castelli Romani è unica ed in sofferenza, come si nota palesemente dal ridursi dell’altezza delle acque dei due martoriati laghi.”
“Per questi motivi scendiamo di nuovo in piazza dove durante l’assemblea pubblica faremo anche un breve report e delle considerazioni sull’incontro che abbiamo avuto lunedì con la dirigenza dell’Ente Parco.”
“E’ importante di nuovo esserci, informarsi e partecipare attivamente a questa nuova vertenza che si va sviluppando ormai in numerosi territori dei Castelli e che sta già mettendo in difficoltà chi vorrebbe agire a discapito di territori e persone, animali e alberi che ne fanno parte.” conclude la nota del Comitato protezione boschi dei Colli Albani