La questione di via Madonna delle rose e via Monti Lepini, ha un nuovo capitolo. Questa volta i cittadini e il Comitato Tutela Salute e Territorio Selva dei Muli criticano il Sindaco e lo sconfessano “Non abbiamo concordato nulla col Sindaco, anzi stiamo ancora aspettando il sopralluogo per le strisce pedonali e i marciapiedi, che avevamo concordato ormai più di due mesi fa”.
Il Comitato non ci sta ad essere tirato per la “giacchetta” dal Sindaco, dopo le dichiarazioni rilasciate attraverso una nota stampa, nella quale nel presentare le sue soluzioni alla viabilità di via Monti Lepini, dall’ex Permaflex fino a via Madonna delle rose, aveva parlato di soluzioni condivise con il Comitato.
Il Comitato Tutela Salute e Territorio Selva dei Muli “Il Sindaco non ha dato risposte”
“Non abbiamo concordato un bel niente con il Sindaco – afferma il Comitato – Nell’incontro che si è tenuto in comune, ormai oltre due mesi fa, il Sindaco ci ha detto che non poteva fare nulla.”

A parlare per il Comitato Tutela Salute e Territorio Selva dei Muli, presieduto da Paolo Mastronardi è Carla Molliconi, che ha partecipato all’incontro con il Sindaco voluto proprio dal Comitato.
“Il Sindaco ci ha detto che la situazione attuale era un dato di fatto e che non si potevano realizzare altre strade. Ci ha presentato un suo piano sulla viabilità che se va bene si realizzerà nei prossimi 3 o 5 anni.” Afferma la portavoce del Comitato.
“Ma la cosa che ci ha lasciato senza parole è stata la sua affermazione, secondo la quale, viene prima l’economia, prima le aziende e poi la soluzione dei problemi dei cittadini. Quando invece ci sono normative ben precise che tutelano i pedoni dai rischi della strada e proprio in quanto primo cittadino dovrebbe intervenire e risolvere questi problemi.” Prosegue ancora il Comitato.
“Gli abbiamo rappresentato la necessità di realizzare subito dei marciapiedi e di realizzare delle strisce pedonali, che oggi non ci sono e che attendiamo ormai da sempre. Ci ha detto che non può togliere i tir dalla strada e che le industrie servono. Dopo vengono i pedoni. Oggi invece il contrario chissà perché.”
Il Comitato ricorda anche degli impegni che il Sindaco, in quella sede, ormai più di due mesi fa, si era assunto.
“Sulle nostre richieste per marciapiedi e strisce pedonali, ci ha messo a disposizione l’ing. Caringi che sarebbe dovuto venire su via Madonna delle rose per un sopralluogo. – dice Carla Molliconi – Lo abbiamo chiamato il giorno concordato, non ci ha più risposto al telefono. Solo dopo abbiamo saputo che l’ing. Caringi ha lasciato l’incarico dal comune. Stiamo ancora aspettando la soluzione per i marciapiedi e le strisce pedonali.”
Carla Molliconi, non nasconde l’amarezza per questa situazione, che rasenta la presa in giro da parte di un Sindaco nei confronti di cittadini esasperati e soprattutto preoccupati del pericolo che ogni giorno si palesa su via Madonna delle Rose.
Le Proposte sulla viabilità dei Comitati

“Con i prossimi insediamenti industriali e commerciali e senza sbocchi diversi, la viabilità su via Madonna delle rose subirà un ulteriore concentrazione di mezzi pesanti. Serve un divieto per il transito dei mezzi pesanti, subito non tra 5 anni.” Prosegue ancora il Comitato.
Effettivamente una alternativa potrebbe essere messa in atto, allungando il transito dei mezzi pesanti sulla Monti Lepini e utilizzando la viabilità che porta allo stadio e agli insediamenti industriali poco distanti.
Non sarebbe una soluzione ottimale, ma quanto meno limiterebbe i rischi su via Madonna delle rose.
Ma il Comitato Tutela, Salute e Territorio Selva dei Muli, insieme ad altri comitati, in una delle riunioni in commissione urbanistica ha presentato addirittura una idea progettuale che si potrebbe realizzare con poche risorse economiche e tanta volontà politica, magari libera da diktat e condizionamenti.
Dice in fatti il Presidente Paolo Mastronardi “È doveroso fare alcune considerazioni, nella nostra zona nei prossimi anni ci saranno cambiamenti epocali.“
“La realizzazione del Policlinico Italia, la costruzione del Trak Village che porterà a un notevole incremento del flusso veicolare soprattutto veicoli pesanti.” Prosegue il Presidente
“A tal proposito nel mese di marzo abbiamo partecipato a due commissioni urbanistiche, insieme ad altri comitati, dove è emerso un pensiero unico, cioè la realizzazione di nuove arterie stradali. Di massima urgenza una interconnessione via Selvotta e collegamento adiacente all’area ex Permaflex e quindi il ricongiungimento con via Volsci”.
Ma anche questa proposta, per di più fattibile e ragionevole ha trovato scarso apprezzamento del Sindaco, il quale ha ribadito che i Tir verranno dirottati verso il casello di Ferentino, ma è altrettanto ovvio che se non verranno messi i cartelli di divieto di transito su via Madonna delle Rose, i Tir continueranno a transitarla.
La ritrosia del Sindaco sarebbe legata ad alcune sollecitazioni di qualche imprenditore di quella zona, che non gradirebbe la soluzione proposta dai Comitati. Voci di popolo ovviamente, che solo un atto del Sindaco in questo senso potrebbero fugare.
I pericoli di via Madonna delle rose e la Carta europea dei pedoni
“La strada rasenta le case, rende problematico per i pedoni transitare, pericoloso per i bambini, se un autista dovesse sbagliare manovra o sentirsi male, il tir rischia di finire dentro una abitazione e i mezzi pesanti che transitano contengono anche idrocarburi” Aggiunge Carla Molliconi che ricorda come nella riunione col Sindaco era stata consegnata la Carta europea dei diritti del pedone.
“Abbiamo portato al Sindaco anche la carta europea dei diritti del pedone che parla chiaro, come anche il codice della strada” Dice il Comitato che aggiunge
“Le normative non dicono che bisogna salvaguardare le industrie e costringere i cittadini a rischiare la vita, ma tutt’altro. Che è necessario che i pedoni possano transitare sulle strade in piena sicurezza. Il Sindaco ci ha risposto che non poteva fare nulla e che i tir devono transitare necessariamente lì, per il bene delle industrie del territorio.” Conclude Carla Molliconi.
Ora sarà pure necessario far transitare i tir per il bene delle industrie del territorio, ma non provare a pensare neanche una idea alternativa, la dice lunga sulla capacità di ascolto del primo cittadino, nel ricercare soluzioni, anche provvisorie, in attesa di un progetto di viabilità che necessariamente impiegherà anni per essere realizzato.
Magari leggendo la Carta europea dei Diritti dei Pedoni al punto V, VI e al punto VII, il Sindaco Mastrangeli potrebbe rendersi conto che i pedoni, che non sono poi altro che i cittadini che pagano le tasse, hanno dei diritti che vengono prima dei Tir.
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