Ennesimo disagio per i cittadini di Anzio. Per tutta la giornata di venerdì 10 gennaio nella zona di Colle Cocchino è stato interrotto il servizio idrico. Un’ulteriore incomodo per il Comune che, dopo diverse considerazioni, ha deciso infine di diffidare la società di servizi idrici integrati Acqualatina.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’interruzione improvvisa comunicata venerdì da Acqualatina a cui ha seguito l’invio di un’autobotte nella zona. L’interruzione del servizio idrico è andato avanti per tutta la giornata, fino alla mattinata di sabato. Per il Comune, però, si è trattato dell’ennesimo disagio che l’amministrazione vuole dare una risposta chiara, date le continue interruzioni degli ultimi tempi.
L’intervento del sindaco e dell’assessore
È stato proprio il sindaco Aurelio Lo Fazio a intervenire sull’argomento, spiegando le ragioni della diffida alla società Acqualatina che gestisce il servizio idrico integrato.
“Dopo il mio insediamento – racconta il primo cittadino – ho incontrato la presidente di Acqualatina e fatto presente la difficile situazione che abbiamo ad Anzio, con cantieri fermi, continue perdite che si fa fatica a riparare nei tempi previsti e vistose buche che creano pericoli alla circolazione, per le quali utilizziamo transenne del Comune. Ho chiesto tempi certi per i lavori e l’utilizzo di transenne di Acqualatina laddove si verificano perdite e buche, per far comprendere ai cittadini che i ritardi non sono i nostri. Purtroppo i disagi sono continuati e ci regoleremo di conseguenza”.
Il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, Pietro Di Dionisio, aggiunge: “Monitoriamo ogni giorno la situazione e purtroppo non abbiamo registrato miglioramenti, gli uffici pertanto hanno provveduto a chiedere conto degli interventi non eseguiti. Si è verificato anche un episodio spiacevole, con la società che ci ha comunicato la presenza di una squadra su un cantiere, cosa in realtà che non era avvenuta e anzi aveva richiesto l’intervento di operai del Comune. Sono comportamenti che non intendiamo tollerare oltre”.
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