L’attenzione dei cittadini di Cori e Giulianello sulla questione del Borgo Protetto è estremamente elevata e vogliono capire come stanno veramente le cose.
Per questo il comitato spontaneo “Movimento Cittadini di Cori”, ha indetto una conferenza stampa aperta al pubblico per sabato 7 dicembre alle ore 10,30 presso il Centro anziani di Cori, dal titolo “GIOMI VILLAGE. Borgo Protetto di Cori per anziani: vantaggi e problemi”.
Oltre ai media, sono stati invitati il Sindaco e tutto il Consiglio Comunale, le forze politiche e sindacali, le associazioni. Nonché Amministratori regionali e membri del Consiglio Regionale.
Il progetto, faraonico, che prevede la realizzazione, in zona agricola, di un nuovo agglomerato urbano composto da case-albergo per anziani autosufficienti con una capienza di 240 ospiti, oltre a tutti i servizi (piscina, palestra, sala convegni, bar, ristorante, negozi) richiede una variante al Piano Regolatore Comunale, che dovrà essere approvata dal Consiglio comunale.
Nell’incontro verranno riferite le informazioni messe a disposizione dall’Amministrazione De Lillis, ritenute però carenti e insufficienti a valutare la variante al Piano Regolatore necessaria alla realizzazione del progetto.
Verranno anche messe in evidenza le gravi criticità da accertare e che non consentirebbero la realizzazione del progetto in quella proprietà privata: dall’incendio del 2022, che vincola per 15 anni l’area e quindi non ci si potrebbe costruire, al fatto che il terreno è classificato a rischio frana e rischio sismico, fino alla mancanza della convenzione urbanistica.
Nel corso dell’iter amministrativo di valutazione del progetto, sono giunte, da più parti, richieste affinché l’Amministrazione lo presentasse in via preliminare alla cittadinanza, come tra l’altro prevede la legge.
Alla fine, di fronte alle numerose pressioni dell’opinione pubblica, il sindaco De Lillis organizzò un incontro nel novembre del 2023 al quale parteciparono solo i consulenti della società proponente: Borghi d’Italia, composta da GIOMI e da Azienda Agricola San Pietro, proprietaria del terreno di 5 ettari dove si vorrebbe realizzare la nuova città.
Nessun documento fu presentato, nessun tecnico comunale fu presente all’incontro e l’unica voce fu quella della proprietà privata, che, ovviamente, aveva tutto l’interesse a magnificare il suo progetto.
Anche le richieste di annullamento in autotutela di alcuni atti ritenuti palesemente non corretti, non hanno mai ricevuto attenzione da parte dell’Amministrazione.
Il clima in paese è molto teso, e la cittadinanza attende informazioni e risposte alle tante domande, soprattutto aspetta di capire quali vantaggi arriverebbero per i cittadini da questa scelta di un soggetto privato che sembra sia stata sposata da tutta l’Amministrazione.