E’ durata due ore, poco più, la riunione della commissione urbanistica indetta dal Presidente Aristide Proietti, sul progetto del Borgo Protetto, lacunoso e questa volta l’amministrazione comunale ha dovuto prendere atto delle puntuali osservazioni della commissione rimandando ad una prossima riunione, e forse ne serviranno altri, l’esame degli atti mancanti.
Alla fine problemi urbanistici sono stati evidenziati e con essi anche la mancanza di atti propedeutici e fondamentali alla chiusura della convenzione con la società Borghi d’Italia che vorrebbe realizzare a monte di Cori, vicino al pubblico cimitero, la residenza denominata Borgo protetto, rivolta ad anziani autosufficienti e soprattutto facoltosi.
Diverse le osservazioni rappresentate dal presidente Proieti, sulle quali anche il sindaco De Lillis ha dovuto convenire.

A cominciare dalla corretta delimitazione dell’area oggetto dell’intervento urbanistico, la delimitazione delle aree standard e il progetto con lo stralcio della piscina.
Evidenziata anche la necessità di sapere con esattezza quali siano le aree da destinare al comune ed il valore dell’investimento con il relativo computo metrico diviso per le tipologie di intervento previste dal progetto.

Un altro nodo riguarda anche la mancanza di un regolamento per la redazione delle convenzioni urbanistiche, da sempre invocato in questi mesi anche dai comitati cittadini, ed a tale proposito è stata chiesta una dettagliata relazione agli uffici comunali tale da giustificare come mai le aree urbanistiche produttive F2 non siano sufficienti, costituendo un presupposto fondamentale per la costituzione per l’applicazione della procedura straordinaria prevista dalla normativa.
Fornire anche la verifica della compatibilità urbanistica dell’insediamento con gli standard urbanistici del vigente Piano regolatore generale.
Ma l’aspetto più rilevante, non perché gli altri non lo siano, riguarda l’approvazione del regolamento per il calcolo del contributo straordinario e come sia stato possibile e in base a quale calcolo sia stato determinato il valore dell’area che ante procedimento era di 161.805 euro, visto che l’acquisto è costato 254.500 euro e come sia sta calcolata la superficie fondiaria di intervento in variante.
Insomma una serie di precisazioni puntuali sulle quali anche i componenti dell’amministrazione presenti in commissione non hanno potuto eccepire.
Ma la nota del presidente Aristide Proietti è andata anche oltre. Si è richiesto anche l’attestazione di conformità del progetto in variante, la validazione del progetto con i relativi allegati dei pareri preventivi degli enti sovracomunali, ma, soprattutto, come sia stato possibile superare i tre pareri negativi espressi dall’ing. Cerbara, ribaditi in conferenza dei servizi.
Particolarmente interessante la richiesta della copia della convenzione urbanistica da stipulare con allegate copia della fidejussione bancaria, a carico della società presentatrice del progetto e il relativo piano economico e finanziario per la realizzazione del parco pubblico attrezzato, che dovrebbe essere dotato di campo da tennis e di una piccola struttura per ragazzi denominato “piccolo parco avventura”. Il totale della fidejussione bancaria da stipulare non dovrà essere inferiore a 2 milioni 283 mila e 284 euro.
Oltre a tutto ciò il presidente ha chiesto il calcolo degli oneri di urbanizzazione e lo specifico capitolo di bilancio.
Tutti documenti necessari per esprimere una valutazione di merito e il presidente nella sua relazione ha evidenziato l’impossibilità a procedere richiedendo un parere tecnico completo al responsabile dell’area urbanistica, con particolare riguardo anche alla tutela ambientale.
Nel vernale allegato alla relazione del presidente della Commissione, si fa riferimento alla incongruenza dei documenti e alla necessità di ulteriori approfondimenti di merito da parte degli uffici ed anche il Sindaco De Lillis ha verbalizzato la necessità di avere tutti gli atti e le relazioni al fine di poter dare una valutazione complessiva, tanto che i membri della commissione a maggioranza hanno convenuto nel verbale della seduta della precisione della relazione del Presidente Proietti.
Quindi i documenti che mancavano e che sono stati invocati a gran voce anche dai comitati cittadini e sui quali, più volte, l’amministrazione comunale ha “glissato” ore si scopre essere per cosi dire fondamentali rispetto alla presentazione del progetto. Cosa è cambiato dunque? Perché l’amministrazione in questo tempo non ha provveduto a predisporre tutti gli atti nel rispetto della presentazione del progetto? Perché si è voluto accelerare nella conferenza dei servizi e alla variante al Prg se, ad oggi, mancano importanti documenti e pareri urbanistici?
Viene da pensare, allora, che i cittadini avessero ragione, quando nei mesi scorsi hanno evidenziato queste lacune senza ricevere risposta da parte dell’amministrazione comunale.
Appare evidente, a questo punto, che la mancanza di atti fondamentali per la valutazione complessiva del progetto, potrebbero anche inficiarne l’iter.
Bisogna attendere che gli uffici comunali predispongano tutta la documentazione richiesta per poter capire effettivamente se questo progetto porterà un vantaggio a tutti i cittadini di Cori oppure no.