Un debito fuori bilancio accumulato per fatture non pagate dal 2017 al 2019 per oltre un milione di euro diventa un caso a Cori.
“Questo è quello che si capisce dalle carte che hanno messo a disposizione per il prossimo consiglio comunale dove si dovrebbe discutere questo ulteriore debito fuori bilancio – afferma Germana Silvi componente de L’Altra Città nella Commissione Bilancio del Comune d Cori – Ora la maggioranza, come ha già fatto, sbandiererà questa sentenza come una vittoria.”
“Ma dov’è la vittoria? Il debito di oltre 1 milione di euro c’era: 340 fatture non erano state pagate nei tre anni dal 2017 al 2019. Se poi in corso di giudizio il Comune comincia a pagare, e “tardivamente” lo comunica al giudice, nulla cambia. E ora restano ancora da pagare ulteriori 304mila euro.” Si chiede la Consigliera Silvi.
“I cittadini di Cori e Giulianello debbono farsi carico oltre che del debito per le fatture non pagate, anche dei costi per le spese legali, – precisa la consigliera comunale di opposizione – che per il primo grado di giudizio ammontano a circa 10mila euro, oltre agli interessi di mora che, solo sul credito riconosciuto in questa sentenza, ammontano a 62mila euro. L’Ente si costituirà di nuovo per opporsi all’appello promosso da BFF Bank per il pagamento dovuto delle restanti fatture, con ulteriore aggravio di spese.
“La gestione di De Lillis e dell’assessore al bilancio non si può ritenere certo “da buon padre di famiglia”: negli ultimi due anni, 2022- 2024, ha già dovuto riconoscere debiti per oltre 600.000 euro a fronte di sentenze.” Prosegue la consigliera di opposizione.
“Quanto si sarebbe potuto risparmiare se l’amministrazione fosse stata diligente? E molti altri debiti si profilano all’orizzonte, non ultimo il risarcimento alla società SinTur per la sentenza che condanna il comune al pagamento di oltre mezzo milione di euro per la vicenda legata alla vecchia concessione degli impianti sportivi di Stoza”. Continua ancora la Silvi.
L’oggetto del contendere , appunto, sono dei debiti che il comune ha contratto con alcune società fornitrici di servizi che avevano ceduto il credito ad un istituto di credito la BFF bank che ha citato in giudizio il Comune. A maggio il Comune è stato condannato a pagare 218mila euro, sui quali il comune ha chiesto la rateizzazione, come previsto dal Tuel in questi casi.
Ma la banca ha fatto opposizione in appello chiedendo l’annullamento della sentenza di primo grado per il pagamento dei 304mila euro ed il riconoscimento di ulteriori oneri accessori anche sui 218mila crediti già riconosciuti. Insomma non è certo una bella vicenda per il comune di Cori che adesso dovrà fare nuovamente opposizione nei confronti delle pretese della banca creditizia.