Dopo l’input lanciato dall’ANPI di Velletri, ieri pomeriggio si è ufficialmente costituito il comitato cittadino per il No all’Autonomia differenziata.
La conferenza stampa si è svolta nella sede del Partito Democratico a Velletri ed ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone che si sono ritrovate per intraprendere il lungo percorso che dovrà portare al rerefendum
Proprio ieri infatti, è stata lanciata la piattaforma on line per la raccolta di firme e in circa dieci ora erano già oltre 30 mila le firme raccolte.
Per raggiungere il quorum bisognerà raggiungere entro settembre le 500 mila firme. L’idea dell’Anpi ha riscosso apprezzamento da partiti, liste civiche e semplici cittadini che si riconoscono nella Carta Costituzionale e nell’indivisibilità dell’Italia.
Oltre all’ANPI hanno aderito il PD, AVS, SI, Articolo 1, Rifondazione Comunista, PSI, Italia Viva, Velletri in Azione, Noi Domani, Pace terra e dignità, Velletri Futura, Europa Verde, Giovani Democratici, Movimento 5 Stelle, Insieme per i diritti e la sostenibilità.
Come ha sottolineato Fabio Bonanni Presidente dell’Anpi “Il comitato neocostituito resta aperto a cittadini e cittadine, a tutte le forze politiche e sociali che vorranno aderire e contribuire attivamente alla divulgazione e alla raccolta firme per promuovere il referendum contro l’autonomia differenziata.”
Nel corso della conferenza stampa si sono susseguiti gli interventi di tutti i rappresentanti che hanno aderito al Comitato, tutti convintamente decisi a portare avanti comunemente la battaglia politica sul referendum. “Una legge che spacca il Paese, che impoverisce le regioni già deboli e non porta vantaggi alle regioni più ricche” è stato il comune sentore.
Tutti hanno convenuto che il comitato agirà solo con il simbolo del comitato, che tutti saranno impegnati a raggiungere comunemente l’obiettivo della raccolta delle firme e dell’informazione, lavorando gomito a gomito.
Nelle prossime ore partirà la raccolte di firme nelle piazze della città ed una attività di informazione capillare per far comprendere ai cittadini, molti soprattutto ignari di cosa significhi il la legge del governo Meloni sulla autonomia differenziata e delle sua ricadute, sulla solidarietà tra le regioni, la sanità, la scuola, i servizi energetici e tante altre materie, 23 per la precisione che saranno impattate dalla legge, che il referendum vuole far abolire.
“La vera sfida – ha concluso Paolo Angeloni Segretario dell’ANPI di Velletri – non è tanto raccogliere le 500 mila firme, che è già impegnativo, ma continuare a lavorare per sensibilizzare quante più persone possibili”
Nel frattempo il comitato ha anche aperto una pagina social a disposizione dei cittadini:
https://www.facebook.com/ComitatoNoAutonomiaDifferenziataCittadiVelletri