L’Italia ha affrontato una crisi idrica senza precedenti lo scorso anno, con la scomparsa di un litro d’acqua su cinque e una diminuzione dell’acqua disponibile del 18%. Questa situazione ha colpito pesantemente le coltivazioni e le stalle, con una carenza critica di foraggio e acqua per gli animali. Il 2024 è iniziato con temperature record, con una media di 1,84 gradi superiore alla storica. Coldiretti ha lanciato un allarme basato sui dati di Ispra e Cnr durante un incontro a Roma, evidenziando la grave situazione.
La situazione del 2024 però non sarà migliore. Si rischia una crisi idrica imponente, al punto tale da mettere a rischio allevamenti e colture.
In Sicilia, gli agricoltori lottano per far fronte alla mancanza d’acqua, con danni considerevoli alle coltivazioni e alle stalle. Dopo le pressioni di Coldiretti, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza nella regione. La situazione è altrettanto critica in Puglia, con pozzi artesiani prosciugati e danni significativi alle colture di grano. La Basilicata e la Sardegna non sono state risparmiate, con gravi danni alle coltivazioni e alla disponibilità d’acqua per gli allevamenti.
Coldiretti propone un piano di gestione delle acque piovane per affrontare la crisi. Questo piano prevede la creazione di laghetti di accumulo per raccogliere l’acqua piovana e utilizzarla in caso di necessità. L’obiettivo è anche quello di raddoppiare la raccolta di acqua piovana per usi civili, agricoli e per la produzione di energia pulita. Coldiretti sottolinea l’importanza di soluzioni innovative, come l’agricoltura 4.0, per affrontare i cambiamenti climatici e garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche.