La restituzione delle deleghe allo sport del consigliere delegato Francesco Pallone, legato alla vicenda della mancata autorizzazione ad una associazione sportiva di pugilato di svolgere un evento, a cui si sarebbe dovuto legare un risvolto sociale come la lotta alla violenza sulle donne e al bullismo, ci hanno fatto rivenire in mente le parole, inappropriate, del sindaco Mastrangeli.
Il Sindaco nel cercare di giustificare questo scivolone ha provato a dire che mettere insieme in una manifestazione di boxe anche un messaggio contro il bullismo e la violenza di genere non fosse proprio indicato.
E pure lo sport, anche quello di contatto che può sembrare violento, si muove sempre secondo i principi e i lavori del rispetto, della riconoscenza reciproca.
Valori che si coltivano fin dalla giovane età e ne sa bene qualcosa Dheni Paris, campione di pugilato, maestro di boxe che al recupero e all’inclusione sociale dei giovani ha dedicato molta parte della sua attività di istruttore.
Nella palestra dove insegna, si svolgono lezioni di educazione civica, colloqui con i genitori, si interagisce con i ragazzi per non farli sentire soli, ma soprattutto per cercare di dare loro un modello di riferimento.
Abbiamo chiesto proprio a Dheni Paris come si coniuga la boxe e l’educazione civica dei ragazzi
“Lo sport è fondamentale fin da bambini per farli crescere caratterialmente, ma soprattutto insegna ad avere rispetto altrui. L’impegno di chi lavora con i bambini e i giovani è fondamentale, la nostra missione è di togliere più gioventù dalla strada e non solo per agonismo, ma è soprattutto un lavoro certosino di far capire ai giovanissimi e giovani l’eguaglianza degli stessi diritti tra uomo e donna, il rispetto nei confronti dei genitori, stare lontano da persone che cercano di coinvolgere ” l’amico” a bere alcool, usare droghe o commettere reati.” Esordisce così Dheni Paris
Oggi guardiamo tutti i giorni cosa succede con i giovani, soprattutto minorenni, che si rovinano definitivamente la loro vita. Dobbiamo essere noi genitori, maestri o professori di scuola e Maestri di sport a far capire quanto è importante la vita e soprattutto un futuro di lavoro e costruirsi una famiglia. Prosegue Paris
Il nostro impegno è anche di seguire ragazzi problematici o ribelli nelle scuole, confrontandoci con gli insegnanti. In continuazione ci sono genitori che ci vengono a ringraziare e quel ringraziamento per noi è come una vittoria. Peccato che spesso la politica non crede nell’operato dello sport e non parlo solo del pugilato, anche se riconosco che abbiamo, noi insegnanti, un carattere più duro. Sottolinea il maestro di boxe.
“Io ho sempre invitato i politici di lasciare alle spalle la foto di rito, ma impegnarsi ad aiutare i giovani con strutture adeguate e rispetto e riconoscimento di tutti gli sport. Nel nostro mondo non esiste sport di serie A e serie C. È stato un vero peccato per Frosinone non poter vedere una manifestazione a favore dello sport ma incentrata sulle problematiche che i giovani di oggi affrontano.”
“La politica dovrebbe capire di non scendere sul personale quando si parla di sport. E questo vale sia per Frosinone e sia in tutto il mondo. Aggiungo che chi insegna sport è la persona più indicata per far conoscere la retta via e gli insegnanti di sport sono i primi ad accorgersi se un ragazzo o una ragazza hanno qualche problema” Ha aggiunto Paris che poi ha affrontato anche il tema di come fare atti concreti contro il bullismo e la violenza di genere, prendendo di mira l’amministrazione comunale.
“Da anni ho chiesto sia alla precedente amministrazione Ottaviani sia all’attuale amministrazione Mastrangeli, di dedicare uno spazio dello Scalo alla violenza sulle donne, oltre che con panchina rossa, ma soprattutto con qualcosa di artistico soprattutto avendo a Frosinone scuole che effettuano interscambi culturali con tutto il mondo. ” Prosegue Dheni Paris
“Il comune potrebbe coinvolgere i giovani maggiorenni delle superiori per realizzare un evento artistico, una statua, un murales.”
“Ricordo che chiesi di concretizzare una iniziativa in tal senso al Sindaco Mastrangeli e all’Assessore Simona Geralico, che fecero una promessa di realizzarla in quanto ritennero fosse un’ottima idea, facendo capire l’importanza di realizzarla in questa parte della città (allo Scalo ndr).”
“La stessa richiesta la feci anche all’amministrazione Ottaviani, tramite un consigliere di Fratelli d’Italia, ma siccome questa richiesta fu fatta pubblicamente, il buon Ottaviani, pensò di posizionare quest’opera in altro luogo distante dallo Scalo. Perché si comportò così? Forse perché la richiesta arrivava dal sottoscritto.” Si chiede il maestro di boxe
“Perché insisto sullo Scalo? Chiaramente perché la situazione è sempre più preoccupante e cercavo di far capire all’amministrazione il segnale che lanciavo. Oggi tutta la città è preoccupata, ma chiaramente lo Scalo lo è più. Per conoscere la reale verità bisogna ascoltare i cittadini, che la vivono la città e non che stanno come i politici seduti in poltrona e vogliono far vedere di capire. Anche perché i risultati sono sotto gli occhi di tutti.“