Non sono bastati due anni di commissariamento per portare i cittadini alle urne e decidere da chi voler essere governati per i prossimi 5 anni.
Probabilmente le proposte messe in campo non hanno riscontrato quell’interesse tale da portare i cittadini alle urne piuttosto che a gite al mare o fuori città vista la bellissima giornata di sole di un novembre semi primaverile.
Alle 23 di domenica hanno votato ad Anzio il 34,50% degli aventi diritto, contro il 54,22% della tornata precedente del 2018.
A Nettuno invece hanno votato, alla stessa ora, il 35,29% dei cittadini, contro il 63,05% delle precedenti amministrative.
Di questo passo, nonostante le urne saranno aperte anche lunedì fino alle 14, sembra difficile superare il dato del 50% di cittadini votanti.
Un trend che segue quello nazionale, nel quale ormai la metà dei cittadini non va più a votare perché non si sente rappresentato, perché non trova più, nelle proposte politiche, quegli argomenti distintivi.
Ma non è solo questo il problema. Ce ne sono anche altri da dover analizzare con attenzione, a cominciare dal distacco tra la politica e i politici e i cittadini, i politici e i giovani, tra le esigenze della gente e l’azione della politica spesso troppo autoreferenziale e distante dalla realtà.
Bisognerà attendere però domani nel tardo pomeriggio cosa avranno scelto i cittadini di Anzio e Nettuno.