Da pochi minuti si sono chiusi i seggi elettorali ad Anzio e Nettuno. Chi pensava che i cittadini si recassero in massa a votare è rimasto deluso. L’affluenza infatti è arrivata ai minimi storici.
Solo il 45,76% dei cittadini di Anzio si è recato alle urne, rispetto al 54,22% delle scorse amministrative. A Nettuno invece ha votato il 46,86% rispetto al 63,05% delle scorse elezioni comunali.
La gente è scappata dalle urne. Bisognerà interrogarsi sul perchè è accaduto questo, visto che la due città sono state commissariate per infiltrazioni mafiose e che quini il ritorno al voto democratico avrebbe dovuto spingere i cittadini a votare peer i propri candidati.
Invece è una vera debacle, molto probabilmente le proposte messe in campo non sono arrivate ai cittadini, o peggio, sapevano di minestra riscaldata.
E come dare torto ai cittadini quando nelle liste o nelle candidature a sindaco si vedono personaggi che sono stati protagonisti o spettatori di quanto è accaduto?
Molto probabilmente anche le divisioni, soprattutto a sinistra, hanno contribuito ad allontanare le persone dai seggi.
Vince quindi l’astensione e muore la democrazia. Perché un popolo che non partecipa lascia le decisioni solo agli addetti ai lavori e questo è un male per la democrazia.
Adesso si aspettano i risultati dalle sezioni per capire se si andrà al ballottaggio, oppure grazie ad una minoranza di elettori, qualcuno potrà diventare sindaco al primo turno.