Alle 23 in Italia hanno votato il 49,69% degli aventi diritti al voto. Per la prima volta si scende sotto la soglia del 50%.
A vincere queste elezioni è il partito degli astensionisti. Per la prima volta, per le Europee meno di un italiano su 2 è andato a votare. Nelle elezioni del 2019 il dato fu del 54,5%.
FDI si conferma la prima forza del Paese con il suo 28,81%. Il PD in crescita arriva al 24,5%. Forza Italia è al 9,6%, Lega all’9%. Movimento 5 Stelle al 9,9% . AVS al 6,7%, Stati Uniti d’Europa al 3,7%, Azione al 3,3%.
Pace Terra e Dignità, la lista messa in piedi in poco più di 30 giorni da Michele Santoro e Raniero La Valle arriva al 2,2% e si affaccia nel gotha della politica.
Un risultato significativo se si considera che la lista è stata organizzata in 30 gg, senza nessuna risorsa economica e mediatica, dopo aver raccolto oltre 100 mila firme in tutta Italia.
Sarà questa la novità, insieme ad Alleanza Verdi Sinistra che ottiene il 6,6 e riesce nell’intento di eleggere europarlamentare Ilaria Salis?
Intanto in Europa la coalizione in crescita è il PPE, insieme alle destre e sovranisti che però non sfondano al Parlamento europeo.
In Francia Macron esce strapazzato, con il partito della Le Pen che stravince le elezioni. Il Presidente Macron ha sciolto il Parlamento ed indetto elezioni per la fine di giugno
Le proiezioni hanno assegnato 181 seggi al Ppe, 135 ai Socialisti, 82 eurodeputati a Renew, 71 ai Conservatori e Riformisti, 62 seggi a Identità e Democrazia, 53 ai Verdi e 34 a The Left.
Nel costante aggiornamento delle proiezioni dei seggi, l’ultima assegnava al Ppe 186 seggi e 133 ai Socialisti, con la maggioranza filo-Ue che resta comunque stabile dal punto di visto numerico. Da questa mattina, però, a Bruxelles si navigherà a vista verso le scelte dei 27 Paesi membri e dell’Eurocamera per la composizione della coalizione di governo dell’Europa.