Ieri mattina erano in diversi davanti ai cancelli della Fassa e Bortolo per assistere e presenziare al sopralluogo organizzato dal Comune di Artena al quale ha preso parte il Consulente Tecnico incaricato dalla procura della Repubblica di Velletri a seguito della documentazione prodotta dal Comune di Artena e dell’esposto dei Comitati contro i lavori di ampliamento dello stabilimento e la loro regolarità.
Proprio l’amministrazione comunale, ha presentato alla Procura le perizie effettuate e la ricognizione legale nelle quali sono state evidenziate delle irregolarità di carattere urbanistico e concessorio avvenute negli anni addietro, che si sono aggiunte all’esposto circostanziato presentato dai Comitati cittadini.

Tecnici, periti, comitati, carabinieri, tecnici della Asl. Questa la squadra che si è parata davanti allo stabilimento per eseguire un sopralluogo per verificare la regolarità dei lavori che l’azienda sta continuando a fare dopo il non accoglimento da parte del Consiglio di Stato del ricorso presentato dai comuni e quello ad adiuvandum dei comitati.

Al centro dell’ispezione la costruzione dei due bruciatori e delle trenta canne fumarie che dovrebbero completare i lavori di ampliamento dello stabilimento, che vale la pena ricordare saranno alte fino a 48 metri.
I tecnici hanno effettuato l’accesso per verificare ed accertare eventuali abusi, o presunti tali, ma soprattutto verificare il riscontro sul precedente accesso eseguito dall’ufficio tecnico del comune di Artena, il quale lo scorso novembre aveva affermato che l’azienda stese eseguendo le opere previste dal permesso di costruire del 2019 a cui era seguito anche il parere favorevole del PAUR nel 2023.
Il tecnico di parte dei comitati ha sostenuto invece che l’azienda già lo scorso agosto avesse iniziati i lavori relativi al nuovo progetto dei bruciatori, nonostante la richiesta di variante inviata pochi giorni prima ed ancora oggi oggetto di verifica presso la conferenza di servizi regionale ed ancora in assenza dell’AIA, necessaria per iniziare i lavori e senza la quale nulla si può costruire.

Secondo i tecnici dei comitati questi lavori non essendo stati ancora completamente autorizzati, ma che sembrerebbero in via di esecuzione, risulterebbero abusivi. Da qui la richiesta di una verifica puntuale di quanto sta effettivamente accadendo.
Un bel dilemma anche perché dalle foto confrontate con le planimetrie qualche dubbio sale.
Il compito dei tecnici e dei periti recatesi sul posto, era proprio quello di valutare cosa stesse accadendo e se la Fassa stesse rispettando le normative.
Bocche cucite al termine del sopralluogo il cui esito sarà reso noto nelle prossime settimane.
Bene ha fatto l’amministrazione ha chiedere un ulteriore sopralluogo alla presenza di tecnici terzi, oltre a quelli dell’amministrazione comunale.