Poteva essere una tragedia, non lo è stata per mera fortuna. Il crollo del palo della luce in via Fosse Ardeatine. Una tragedia sfiorata solamente perché di li breve sarebbero usciti i ragazzi da scuola.
L’assessore a lavori pubblici e manutenzione, Angelo Retrosi, ha immediatamente diffidato tramite Pec i responsabili della società all’immediato ripristino dello stato dei luoghi, dando inoltre mandato agli uffici comunali di fare tutte le contestazioni del caso. “Ho inoltre fatto richiesta alla società – ha spiegato l’assessore Retrosi – di una relazione dettagliata sullo stato di tutti i pali e delle lampade installati in città, oltre che del monitoraggio della gradazione della luminosità successivamente alle ore 22, avendo notato una flessione nella intensità”.
Tutto apposto dunque? Ma neanche per sogno, perché da circa un anno alcuni consiglieri comunali, tra cui Anselmo Pizzutelli hanno sollecitato un intervento da parte dell’amministrazione comunale nei confronti della società che gestisce per conto del comune l’illuminazione pubblica.
Un appalto che costa ai cittadini 1 milione e 200 mila euro l’anno, “mica bruscolini” direbbe qualcuno. Ebbene 1 milione e 200 mila euro l’anno per vedersi cadere i pali quasi in testa.
Questo tipo di segnalazioni ne sono state fatte diverse all’amministrazione comunale ma non risulta, ad oggi, che sia mai stata fatta una ricognizione su come venga fatto questo servizio.
Pali arrugginiti, alcuni che dimostrano obsolescenza, diversi di questi mai manutentati, pali piegati, pali rotti e non sostituiti. Ma ogni anno si paga per questo servizio, se lo si vuole chiamare tale, 1 milione e 200 mila euro.
Anche Laboratorio Scalo ha più volte sollevato questi problemi sulla propria pagina social. Tra l’altro la società che gestisce il servizio dovrebbe periodicamente fare manutenzione e addirittura avrebbe dovuto dipingere i pali, cosa che ad oggi non è stata fatta.
Quindi, assessore Retrosi, niente sta apposto. A quando una verifica puntuale del servizio di appalto, a quando i controlli? A quando le contestazioni? Quando qualche altro palo cadrà in terra?
Appare tra l’altro anche un grottesco chiedere alla stessa società che i pali li fa cadere a terra perché non ha fatto la manutenzione di presentare una relazione dettagliata “Sullo stato di tutti i pali “. Della serie “Oste come è il suo vino buono vero?”
La relazione dettaglia e la verifica puntale del capitolato d’appalto la devono fare i tecnici del comune così come le contestazioni. E comunque basterebbe riguardare le segnalazioni fatte in consiglio comunale e i post social dei comitati per avere contezza di ciò.
E’ evidente che i funzionari comunali, dovrebbero svolgere un controllo attento dei servizi affidati in appalto, anche perché banalmente quel milione e 200 mila euro sono soldi della collettività e come tale bisognerebbe avere maggiore attenzione su come vengono spesi.