Non c’è pace per la giunta Mastrangeli. Dopo l’apparente stabilità ritrovata, si riaccendono le tensioni. Al centro della crisi, il Presidente del Consiglio comunale Max Tagliaferri, che sembra aver esaurito la pazienza verso le dinamiche interne della maggioranza.
Tagliaferri, da sempre sostenitore della giunta anche nelle situazioni più controverse, vive ora una situazione delicata. La sua posizione critica, resa pubblica, viene considerata da alcuni come un vero e proprio tradizione.
La coalizione, già fragile, mostra nuove crepe: Forza Italia sostiene la giunta solo esternamente e potrebbe presto passare all’opposizione, mentre la lista civica del Sindaco e il gruppo FutuRa non risparmiano attacchi. A complicare il quadro, il malcontento interno legato all’ingresso del Polo Civico, che ha provocato ulteriori divisioni.
Le tensioni si sommano a problematiche cittadine ancora irrisolte: le polemiche sugli addobbi, la gestione della BRT, la vicenda dello Scalo. Per Tagliaferri, la misura sembra colma.
La risposta della maggioranza? Si parla di una possibile mozione di sfiducia contro Tagliaferri, l’unico strumento per rimuovere il Presidente del Consiglio dal suo incarico. Tra le voci di corridoio, emerge anche il nome di Andrea Turriziani come possibile successore.
Ma l’opposizione appare fredda all’idea di sostenere una mozione del genere: farlo significherebbe avvantaggiare Mastrangeli, una prospettiva difficile da accettare per molti.
Intanto Fratelli d’Italia mantiene il silenzio. Resterà a guardare o deciderà di chiudere l’esperienza Mastrangeli? La crisi è aperta e i prossimi giorni saranno decisivi.