L’ennesimo episodio di violenza nella zona dello scalo, in piazza Pertini, riaccende il problema legato alla criminalità che ormai staziona stabilmente in quella zona e al problema della sicurezza dei cittadini.
Da troppo tempo la zona della stazione, di piazzale Kambo e limitrofe è diventata zona di nessuno, al calare del sole, la paura si impadronisce dei residenti. Ma neanche di giorno c’è da stare allegri.
Gruppi di sbandati stazionano in quella zona, spacciano, urinano sui muri, vivono di espedienti e furti e questa sera per poco non ci è scappato il morto.
Una lite per futili motivi tra ragazzi, minorenni extracomunitari, in piazza Pertini, è sfociata in una rissa con un accoltellamento di un giovane di 17 anni, che dopo essere stato ferito è scappato per cercare rifugio, trovandolo all’interno di un autobus. Lo inseguivano almeno tre o quattro ragazzi, che subito dopo si sono dileguati.
A scatenare l’aggressione la discussione per un cellulare che la banda voleva rapinare al giovane 17enne poi accoltellato.
Immediato l’allarme e l’arrivo dei Carabinieri e dell’autoambulanza che ha trasportato il giovane accoltellato allo Spaziani, dove sarebbe stato ricoverato in prognosi riservata. Il giovane, un 17enne di origini tunisine, sarebbe anche sprovvisto di documenti, quindi probabile uno di questi ragazzi giunti clandestinamente in Italia.
Ma sono mesi che i cittadini e alcuni consiglieri comunali si sgolano per far capire all’amministrazione comunale e alle Istituzioni che quella zona deve essere controllata, deve essere vigilata.
Non bastano le sole telecamere. Qui è in gioco la sicurezza delle persone, che non possono tornare a casa avendo paura di attraversare quelle strade.
E neanche i progetti di riqualificazione possono servire, soprattutto se sono stati pensati senza tenere conto della sicurezza. Isolare intere piazze e strade, interdendole al traffico aumenta la possibilità di sbandati a considerare quella zona, una zona di nessuno dove poter fare il cavolo che gli pare.
Più volte i cittadini hanno sottolineato come invece un progetto di riqualificazione debba tenere conto di tutti gli aspetti, dalla vivibilità, alla sicurezza dei cittadini.
Cosa si è fatto per evitare questa deriva degradante di questa zona? Ma l’amministrazione si rende conto, solo semplicemente che questi fatti portano gravi rischi per le attività commerciali? Che in quella zona nessuno vorrà comperare più una casa per paura di essere rapinato o peggio aggredito o accoltellato?
Quale amministrazione non capisce questo? Solo una amministrazione sorda e anche cieca, ma che speriamo che dopo questo ennesimo episodio apra occhi e orecchi.
“Forse il sindaco non si sta rendendo conto della gravità della situazione” è il primo commento a caldo di Anselmo Pizzutelli, consigliere comunale che allo scalo ci vive. “E sicuramente la sta sottovalutando. Basti pensare che neanche le telecamere sono state installate. Ma le telecamere da sole servono a poco, forse come deterrente, ma di certo chi delinque non si fa impressionare dalle telecamere” Ha aggiunto Pizzutelli.
“Il problema lo avevo sollevato anche nell’ultimo consiglio comunale. Sono due anni che denuncio lo stato di forte insicurezza che ormai si percepisce in tutto il quartiere scalo, piazza Sandro Pertini, piazzale Kambo, i giardinetti, la passerella pedonale di via verdi, il sovrappasso. Un quadrante dove non si è più liberi di passeggiare liberamente. Un quadrante teatro quotidiano di risse, accoltellamenti, furti, spaccio di droga.” Ha proseguito Pizzutelli preoccupato per quanto sta accadendo in quel quartiere.
“Più di una volta ho denunciato in consiglio comunale la necessità di un maggiore controllo proprio a piazza Pertini, all’epoca il Sindaco rispose che erano state messe le telecamere. Ma le telecamere non servono per prevenire un reato.”
“L’altro giorno in consiglio ho chiesto di poter fare installare le telecamere in piazza della Sacra famiglia, e l’assessore ha risposto che nessuno ci ha detto di metterle. Questo episodio conferma la necessità di alzare l’attenzione e conferma la preoccupazione della chiusura delle strade e l’isolamento di un quartiere che rischia di primeggiare solo per fatti delinquenziali.” Ha concluso un amareggiato Pizzutelli.
Non sono bastati gli interventi in consiglio comunale, i post social, le raccolte di firme, lo scalo rischia di diventare il quartiere degli sbandati e dello spaccio. Inevitabile e urgenti trovare delle correzioni e delle soluzioni al problema. Ne va della credibilità dell’intera città.