Se si aspettava un coup de théâtre al consiglio comunale di Frosinone c’è stato, ma al contrario.
Possiamo parlare di due eventi. Il primo riguarda il presidente del consiglio Massimiliano Tagliaferri, che si è astenuto in dieci punti su dodici, votando a favore solo per quanto riguarda il finanziamento e lo schema di convenzione dell’Ufficio Europa di area vasta.
Il secondo riguarda il quorum del consiglio comunale. All’orario convocato per il consiglio comunale il Sindaco Mastrangeli non aveva i numeri per garantire il quorum previsto per la prima convocazione e se nessuno dell’opposizione fosse entrato, la maggioranza non avrebbe potuto garantire lo svolgimento del consiglio comunale.
Invece, non senza qualche stupore, i consiglieri Iacovissi (PSI) e Mandarelli (Lista Marzi) entravano in consiglio, facendo ottenere il quorum e consentivano a Mastrangeli di poter svolgere il consiglio comunale.
Non sono entrati gli 8 consiglieri che sono fuoriusciti dalla maggioranza. Ma cosa ha convinto, soprattutto il consigliere del PSI a partecipare al consiglio?
E’ stato il punto sull’area vasta a convincere Iacovissi e, forse, Mandarelli ad entrare in consiglio, visto che Iacovissi è il presidente della commissione dell’ufficio Europa di area vasta, sulla quale il Comune di Frosinone sta facendo opera di raccordo con il resto dei Sindaci del territorio.
Un soccorso alla maggioranza Mastrangeli, che altrimenti non sarebbe riuscita a garantire il numero legale per svolgere il consiglio.
L’atto di Iacovissi, che ricordiamo non ha risparmiato critiche aspre al Sindaco salvo poi garantirgli la governabilità del consiglio comunale di ieri, in un primo momento è sembrato essere un atto del singolo, invece sembra proprio che sia stata una decisione del PSI, ragionata a tavolino, di sostenere Mastrangeli in questo consiglio comunale, per discutere il punto della convenzione sull’Ufficio Europa di area vasta che tanto è cara al PSI, visto che la presidenza di questa commissione è tenuta proprio da Iacovissi.
Per onor di cronaca anche altri consiglieri di opposizione sono poi entrati, tra i quali Papetti (lista Marzi) e Venturi del PD.
In sostanza Iacovissi è entrato in consiglio comunale per votare la bellezza di 8.624 euro, destinati alla convenzione intercomunale per avviare l’Ufficio Europa di area vasta, progetto sul quale Iacovissi ha lavorato in quanto presidente della commissione consiliare sull’area vasta.
Successivamente Iacovissi ha votato favorevolmente, con il resto del consiglio comunale, lo schema di delibera di convenzione dell’Ufficio Europa di area vasta.
Così dopo aver votato gli otto mila euro e lo schema di convenzione intercomunale per l’avvio dell’Ufficio, Iacovissi ha abbandonato il consiglio comunale.
I lavori però sono andati avanti anche perché nel frattempo altri consiglieri di opposizione erano entrati portando le presenze a 21, con la votazione delle variazioni di bilancio, tutte presentate dall’assessore Piacentini.
Così Mastrangeli ce l’ha fatta anche questa volta, ma non è passato inosservato l’atteggiamento del Presidente del consiglio Max Tagliaferri, che si è astenuto su tutto; sulle variazioni di bilancio, sulle spese fuori bilancio. Un segnale? Forse visto che Tagliaferri ha votato a favore su progetti di respiro, come l’Ufficio Europa e si è astenuto sui debiti fuori bilancio e sulle variazioni di bilancio, quasi a demarcare il campo. Un segnale politico chiaro, votare secondo coscienza e solo se è utile, altrimenti scatta l’astensione.
Sarà una strategia studiata insieme ad Ottaviani, o una decisione personale? Non ci vorrà molto a capirlo, perché dopo la pausa delle feste natalizie il consiglio comunale sarà nuovamente chiamato a riunirsi per la votazione del bilancio di previsione. C’è tempo fino al 28 febbraio e non è escluso nulla fino a quella data.