Da circa un ora un elicottero sta sorvolando la zona rossa di Frosinone. Una operazione volita dal Questore, dr. Pietro Morelli che ha deciso di effettuare un servizio di controllo straordinario interforze.
Una operazione che segue quella del Prefetto Liguori che ieri ha decretato la zona rossa intorno allo Scalo, con restrizioni in tutta l’area intorno alla stazione ferroviaria.
Ma operazioni di questo genere, che sono sicuramente necessarie, non possono essere spot.
Per far rispettare la zona rossa, assicurare tranquillità ai residenti e alle migliaia di pendolari, c’è bisogno della presenza significativa di forze dell’ordine ogni giorno per i prossimi mesi a venire, con controlli metodici da effettuarsi lungo tutte le 24 ore, con maggiore attenzione e frequenza soprattutto nelle ore serali.
L’area dello Scalo, come da moltissimi cittadini e attività commerciali è diventata l’area di ritrovo degli sbandati, dei senza tetto, degli spacciatori e delle bande, spesso di minorenni, che imperversano nell’area perché possono agire indisturbati.
Non è sufficiente istituire la zona rossa, è necessario che il presidio di polizia sia presente continuativamente, tanto da far desistere i malintenzionati a sostare nell’area e a fornire quella percezione di sicurezza che lascia tranquillità ai cittadini.
L’amministrazione comunale ha l’obbligo, anche morale, di garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Ha l’obbligo di rendere agevole e percorribile le zone intorno alla stazione, ha l’obbligo di trovare immediatamente aree destinate a parcheggio, come richiesto dal comitato dei pendolari e dai tanti consiglieri comunali che in questi giorni hanno fatto appello al Sindaco per la sicurezza dei cittadini.
Questi problemi andavano evitati, pianificando prima, con un attento lavoro di concerto con il Prefetto e la Questura, le soluzioni da proporre in concomitanza dell’avvio dei lavori allo scalo.
Qui invece si è arrivati alla rincorsa, della serie, scappati i buoi si chiude la stalla.