Proseguono le fibrillazioni nella maggioranza che sostiene il sindaco Mastrangeli. Dichiarazioni forti quelle di Pizzutelli e di Cirillo che hanno escluso ogni possibilità di dialogo e di ricomposizione del quadro politico che ha sostenuto il Sindaco.
Da più parti però si è fatto notare l’avvicinamento di Domenico Marzi al sindaco, quasi come fosse una stampella sulla quale Mastrangeli possa sostenersi.
Inevitabile chiedere all’avvocato Marzi come stanno le cose.
Avvocato lei viene indicato come una stampella a Mastrangeli, alcuni esponenti del centro destra parlano di avvicinamento.
“Perché non me lo vengono a chiedere direttamente?” Esordisce il vulcanico avvocato, che non trattiene una risata. “Ma di chi parliamo?“
Il coordinatore di Forza Italia, Cirillo e di Anselmo Pizzuttelli della lista civica del sindaco….
“Io non l’ho votato e nemmeno gli ho fatto la campagna elettorale, né tantomeno gli ho portato i voti. Loro invece sì e pure in maniera convinta. Con loro non si può imbastire una discussione politica. Se vogliono lo facciano cadere con gli strumenti che sono noti a tutti, basta sfiduciarlo. Perché non lo fanno?”
“Glielo do io un consiglio: potrebbero formare un gruppo ispirandosi al nome di una formazione degli anni ’70, Servire il Popolo, che era un gruppo della sinistra rivoluzionaria. Se è la visibilità che cercano, potrebbero costituire un gruppo simile.” Ha aggiunto con ironia Domenico Marzi.
Ma al di la delle battute questo sindaco i numeri non li ha più
“Per quello che mi riguarda io sono stato sempre contrario ai tradimenti. Loro parlano per rivendicare un ruolo che oggi non hanno, se non è così agissero di conseguenza. Abbiamo sempre detto che laddove ci siano progetti che convergono per il bene di Frosinone noi saremo disponibili“
Ma che idea si è fatta di dove sta andando Frosinone guidata da Mastrangeli?
“Frosinone è una città in declino, e non certo solo per responsabilità di Mastrangeli. I dati della Asl sulla denatalità, con 1.500 nati in meno, sono un chiaro segnale. La gente se ne va, non si fanno più figli, e la città non è attrattiva. I fondi del PNRR avrebbero dovuto offrire una visione di rilancio, rendendo Frosinone un luogo dove le persone vogliano tornare a vivere, come sta accadendo ai Castelli Romani e in altre aree vicine. Qualcosa lo si deve fare. “Sui temi importanti non si deve mandare a casa un sindaco, e visto che il centrodestra non dà nessun contributo, lo sta cercando nei partiti di opposizione. Se i temi sono convergenti e servono a far crescere la città, noi siamo disponibili. L’opposizione fa il suo ruolo, ma è bene chiarire a tutti che non siamo la stampella di nessuno.”
Quindi secondo lei quanto sta accadendo sono solo polemiche?
“Con le polemiche non si amministra una città, ma con politiche che servono a farla crescere. Ve la dico così. A sinistra di Mastrangeli ci sono quelli che oggi sbraitano, ma che hanno fatto la manifestazione per la BTR, mentre noi numeri e misurazioni alla mano dicevamo che non era possibile realizzarla. Oggi sostengono il contrario, neanche il loro programma sanno leggere. Per cambiare la viabilità di una città vanno fatti prima dei parcheggi, delle piste ciclabili dove siano utili, insieme ai percorsi pedonali e poi realizzi una nuova viabilità. A questo potevano e dovevano servire il soldi del PNRR. Non sono credibili e tra loro e Mastrangeli, meglio Mastrangeli.”