Una città in subbuglio. I cittadini lo avevano anticipato che senza soluzioni immediate volte a migliorare la vivibilità della zona, della sicurezza, della viabilità e dell’adeguato supporto alle centinaia di pendolari che ogni giorno si recano allo Scalo, si sarebbero mobilitati.
Lo hanno deciso a termine della assemblea tenuta dal Comitato Civico Laboratorio Scalo convocata per affrontare il tema della pedonalizzazione di piazzale Kambo e delle sue pesanti conseguenze per la vita dei cittadini non solo dello scalo, ma della città intera e dei territori limitrofi.
Sono intervenuti numerosi cittadini, comitati e associazioni, tutti contrari alla pedonalizzazione permanente di piazzale Kambo.
Oggi pomeriggio alle ore 15 presso il sagrato della Sacra Famiglia si svolgerà un flash mob con raccolta firme, oltre ad una petizione per rendere i cittadini consapevoli delle conseguenze della pedonalizzazione che sarà permanente.
“La zona della stazione è stata di fatto paralizzata dapprima chiudendo al traffico il sagrato della chiesa della Sacra Famiglia e ora con la pedonalizzazione di piazzale antistante la stazione, entrambe idee dell’ex sindaco Ottaviani (solo x ristabilire la verità storica). Tali chiusure hanno causato e causeranno: problematiche relative alla mancata accessibilità diretta alla stazione; tragitti più lunghi per le automobili e code sempre più lunghe con conseguente aumento dello smog; mancanza di parcheggi per i pendolari; percorsi pedonali lunghi, difficoltosi e pericolosi per la salute e incolumità delle persone; paralisi delle attività commerciali che insistono nelle immediate vicinanze alla stazione ferroviaria.” Si legge nella nota diffusa da Laboratorio Scalo.
“Il Comitato è in completo disaccordo con la scelta amministrativa fatta nel passato relativa al sagrato e in completo disaccordo nel presente per la chiusura di piazzale Kambo, chiede in primis che si ascoltino i bisogni e le esigenze dei cittadini prima di partorire scelte così avventate e scellerate e nello specifico chiede con forza all’amministrazione la messa in sicurezza dei percorsi pedonali per i pendolari e per quei cittadini che abitano nella zona alle spalle della stazione, navette gratuite e continue che aiutino a raggiungere la stazione ovviando ai percorsi pedonali, che ribadiamo essere accidentati, pericolosi e insalubri; la rivisitazione di questa idea della pedonalizzazione, con auspicabili varianti al progetto in essere; la riapertura al traffico veicolare dello spazio antistante la chiesa della Sacra Famiglia.” Ha aggiunto il Comitato.
A dare manforte all’iniziativa di Laboratorio Scalo e dei cittadini, anche il consigliere Anselmo Pizzutelli, che in quella zona ci vive e che da mesi, si sta battendo per evitare il collasso di questo quadrante della città. “Ho sempre avuto perplessità per questi progetti e non da oggi, ma da oltre un anno che dico che questa idea di pedonalizzazione non va bene e che va rivista” Ha esordito Pizzutelli.
“Non era difficile prevedere i problemi della ciclabile su via fontana unica, prevedere le problematiche del BRT, il senso unico di via Marittima, i problemi della pedonalizzazione di piazzale Kambo. Ho sollevato questi problemi anche con le interrogazioni comunali. Ora più di qualcuno si accorge di queste criticità” Prosegue Pizzutelli che in consiglio comunale è stato protagonista di interventi di fuoco su questi argomenti.
“E’ veramente incredibile sentire dire dal Sindaco che non si può tornare indietro sulle decisioni e sui progetti presi. Come se volesse fare un torto a centinaia di persone che stanno chiedendo di fermarsi su questi progetti e di fare una riflessione” Aggiunge il consigliere comunale.
“Lo spirito guida dell’azione amministrativa dovrebbero essere proprio i cittadini e se i cittadini ti pongono dei quesiti e ti spingono ad una riflessione che porti a modificare le idee e gli stessi progetti, ben venga. Significa avere degli amministratori lungimiranti e di fronte alle proposte misurate dei cittadini non c’è programma elettorale che tenga” Puntualizza Anselmo Pizzutelli.
“Quando il sindaco dice che non si possono modificare i progetti perché questi lavori sono voluti dalle Ferrovie e dalla Sovrintendenza che significa? Che il sindaco ha abdicato al suo ruolo e si fa imporre da Ferrovie e dalla Sovrintendenza le scelte urbanistiche sulla città? Non mi pare che le Ferrovie si facciano dire come fare i tracciati dei binari” Chiede Pizzutelli.
“Io non credo a tutto ciò. Questa è una vecchia idea della precedente amministrazione comunale e il sindaco e chi per lui non si vuole prendere le responsabilità e questo comportamento va soltanto a discapito dei cittadini.” Continua il consigliere comunale.
“Cosa ci impedisce di riconvocare un tavolo con tutti i soggetti coinvolti nei progetti e rappresentare una mutata esigenza visto che ormai sono passati 7 anni dall’idea originaria? Ci vuole solo la volontà politica di farlo” Afferma con decisione Pizzutelli
“Oggi la piazza è chiusa per via dei cantieri, ma anche qui non si poteva prevedere la realizzazione dei lavori a tratti per consentire almeno una corsia di transito alle macchine? Si poteva prevedere un corridoio? Non si poteva organizzare prima la sicurezza, le percorrenze, i transiti nei sottopassi e sovrappassi invece di arrivare assolutamente impreparati all’avvio dei cantieri?” Si domanda Anselmo Pizzutelli. E sono domande legittime.
Quando infatti si cantierizzano dei lavori importanti come quelli allo scalo, va prima studiata l’organizzazione di tutto ciò che circonda il cantiere. Qui invece si è fatto il contrario generando un caos e un disagio ai cittadini inenarrabile e si procede con le classiche “pezze a colori” e con proclami che lasciano il tempo che trovano.
“Il sindaco si è dimenticato che la chiusura della piazza avrebbe creato problemi ai cittadini? Evidentemente si. Visto che oggi si stanno mettendo delle pezze ad una inesistente programmazione.” Ha incalzato Pizzutelli.
“Basti pensare che non bastavano i problemi dei cantieri, adesso si stanno facendo anche le strisce per i parcheggi. Tutte azioni queste che dovevano essere fatte prima in maniera propedeutica, ma evidentemente Mastrangeli, nonostante dica a chiacchiere di essere un fautore della mobilità sostenibile, probabilmente nei fatti il treno non l’ha mai preso e non sa che significa per i cittadini di Frosinone recarsi alla Stazione.” Attacca Pizzutelli che sui problemi dei pendolari, insieme ad altri consiglieri comunali, ha richiesto un consiglio comunale straordinario aperto che si terrà il prossimo 12 febbraio.
“I cittadini sono arrabbiati e delusi. I pendolari devono alzarsi mezz’ora prima per andare in stazione alla ricerca di un parcheggio e non senza difficoltà raggiungerla a piedi” Prosegue il consigliere che chiude la sua disamina tornando sulla pedonalizzazione di piazzale Kambo.
“Si vuole pedonalizzare una piazza che dal 2022 è un cantiere a cielo aperto ancora non finito e da due mesi non ci lavora più nessuno. Questo significa programmare? Si vuole pedonalizzare una piazza quando i cittadini non vogliono questa pedonalizzazione, che già sta creando problemi di sicurezza e di ordine pubblico.” Incalza ancora Pizzutelli.
“Ma chi la garantisce la sicurezza? Lasciare il transito alle automobili, consente anche di aumentare la sicurezza del luogo, di avere un maggiore controllo soprattutto dalle forze dell’ordine. Un’area vasta con una piazza pedonale così estesa, senza controlli, senza sicurezza, senza vigilanza diventa, purtroppo, teatro e ritrovo di malintenzionati e sbandati e non lo diciamo per bastian contrario a Mastrangeli, ma perché sono i fatti di cronaca che lo evidenziano, oramai tutti i giorni. Lo sanno tutti, anche Mastrangeli, che però sembra proprio sordo e cieco e fa finta di nulla” Conclude Anselmo Pizzutelli.