Il pretesto sono le luminarie, in verità l’ingresso in amministrazione di polo civico potrebbe essere il vero motivo della presa di distanze del presidente del Consiglio Massimiliano Tagliaferri dal Sindaco Mastrangeli.
Secondo Tagliaferri la gestione delle luminarie sarebbe stata fatta “ad personam” ovvero sarebbero state messe solo in alcuni tratti di strada, magari particolarmente a cuore di qualche amministratore.
Ma lo sfogo di Tagliaferri va ben oltre alla gestione delle luminarie, che di per se è il casus belli.
Che questa amministrazione comunale targata Mastrangeli sia arrivata al capolinea se ne sono resi conto tutti, anche chi non è di Frosinone, tranne il Sindaco.
Il tentativo del Sindaco di galleggiare e di rimanere ancorato alla poltrona, sta assumendo un contorno quasi grottesco. Soprattutto per quello che sta accadendo in città.
Tagliaferri è stato chiaro e categorico, “Così non si può andare avanti sono pronte le mie dimissioni da Presidente e da Consigliere Comunale“. Una strategia? Un tentativo di ridimensionare il Sindaco che comunque accentra su di se le attività per mantenere insieme questa striminzita maggioranza? C’è una regia occulta? I bene informati parlano del deputato Ottaviani, che quasi tutte le mattine si incontra con Tagliaferri , Retrosi ed altri esponenti della giunta e della maggioranza, davanti alla proverbiale tazzina di caffè.
Se, invece, non ci fosse nessuna regia occulta, significa che Tagliaferri, come altri consiglieri di maggioranza in precedenza, ne ha piene le tasche del Sindaco, anche se nell’ultimo consiglio comunale lo ha difeso a spada tratta.
L’entrata di Polo Civico ha fatto storcere il naso ad alcuni consiglieri di maggioranza, ma va da se che solo questo non può bastare per far saltare il banco, a meno che non si stia forzando la mano per fare un rimpasto di giunta significativo.
Altri motivi, però, dello sfogo di Tagliaferri potrebbero essere legati allo stato della città.
Una intera zona in subbuglio, lavori pubblici iniziati e mai finiti, sporcizia nella zona della stazione come abbiamo ampiamente documentato, luminarie di Natale, il tracciato e il progetto del BRT che non si capisce come andrà a finire. La viabilità che cambia ad ogni momento. Doppi sensi che diventano sensi unici per ridiventare doppi sensi, piste ciclabili prima costruite e poi smantellate con sperpero di denaro pubblico.
Solo per citare alcuni dei problemi che sono presenti in città. Un consiglio comunale che non produce più nulla se non litigi e reprimende, tanto che i consiglieri di opposizione, per la precisione i cinque fuoriusciti dalla maggioranza, hanno dovuto scrivere al Prefetto, chiedendo un incontro e un suo intervento per ristabilire la normale dialettica democratica.
Prese di posizione, ravvedimenti su progetti già avviati, incertezze su come procedere. Il rischio che i soldi del PNRR possano andare persi per i ritardi sui cronoprogrammi. Andare in giro per Frosinone, per qualche amministratore sta diventando pesante.
Ma i guai per Mastrangeli non si limitano solo a quelli politici, perché l’incertezza sulle opere pubbliche e i progetti del PNRR, pare abbiano indotto alcuni dirigenti apicali a chiedere il trasferimento in altri Comuni.
Abbandonare la nave, prima di dover rendere conto per progetti iniziati e mai finiti, per i dirigenti, abbandonare la nave, prima di essere additati come coloro che hanno prodotto questo fallimento, per i politici.
Tra i dirigenti che sono già con le valigie in mano ci sarebbe il dr. Caringi, il quale ha la responsabilità di tutti i progetti di PNRR, che da gennaio dovrebbe andare al Comune di Roma. Così come che anche il dr. Faticanti non sembrerebbe più disposto, come dirigente a fare da parafulmine, tanto da meditare di rimettere il mandato e trovarsi un’altra collocazione meno complicata.
Sono voci, ma che arrivano direttamente dal Palazzo Municipale. Se si trasformeranno in realtà bisognerà aspettare qualche settimana.
Cosa ne pensa il Sindaco Mastrangeli di tutto ciò? Continuerà a dire che va tutto bene? Chiamerà a se Tagliaferri per un chiarimento o si comporterà come già fatto in passato? Nei prossimi giorni si capirà anche perché a breve dovrà essere convocato il consiglio comunale per approvare il bilancio preventivo dell’ente e sarà un altro banco di prova per Mastrangeli.