I docenti e le famiglie facenti parte del Comitato mensa della scuola Manzoni, sono ancora sul piede di guerra contro l’amministrazione comunale relativamente ai lavori della mensa della scuola Manzoni.
Nonostante il vivo dibattito sui mezzi di informazione tra comitato, assessore e dirigente scolastico, permangono diverse problematiche irrisolte. Di fronte a quella che ritengono una mancanza di dialogo con l’assessore Paternoster, il comitato ha scelto di portare queste questioni alla luce attraverso la stampa.
“Siamo ancora in attesa di una risposta chiara da parte della suddetta Amministrazione: se è stata verificata la compatibilità tra cantiere e attività didattica? in che modo verrà garantita l’accessibilità alla scuola da parte dei bambini con disabilità motoria.
Come è stato pensato lo svolgimento di attività motoria e delle normali attività di tipo ludico-ricreativo all’aperto? Il cantiere sarà presente durante tutto l’orario scolastico, oppure avrà orari differenziati rispetto a quelli stabiliti per le attività scolastiche?” Domande legittime alle quali però non dovrebbe essere difficile rispondere da parte dell’Amministrazione comunale.
Ma il comitato mensa va oltre e chiede ulteriori spiegazioni.
“E’ stato verificato il rispetto della vigente normativa relativamente alla distanza minime tra la nuova mensa e l’edificio scolastico esistente? Il progetto per la realizzazione della nuova mensa, rispetta gli standard urbanistici in materia di distanza tra fabbricati secondo la vigente legislazione sull’edilizia scolastica, che impongono inderogabilmente e tassativamente una distanza non inferiore a 12 metri? Ed ancora
“Il progetto per la realizzazione della nuova mensa, rispetta gli indici di funzionalità didattica edilizia ed urbanistica previsti dal D.M. 18.12.1975 ed in particolare l’obbligo di compatibilità della nuova mensa con l’indice di massimo soleggiamento? Il progetto per la realizzazione della nuova mensa, rispetta le prescrizioni contenute nel Parere paesaggistico rilasciato il 21.08.2023 dalla Regione Lazio, relative al preservare le alberature esistenti e accertare la conformità urbanistico-edilizia delle opere alle vigenti norme urbanistiche ed edilizie?” Insomma richieste tecniche molto puntuali da parte del comitato, che lo ricordiamo è composto da genitori e docenti, che vorrebbero avere delle rassicurazioni, magari prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Il comitato però ha anche altre domande da sottoporre all’assessore Paternoster relativamente ai lavori di ristrutturazione interni alla scuola che verranno effettuati:
“Esiste un progetto pubblico e visionabile di tali ristrutturazioni, non previste all’interno dal progetto esecutivo presentato per i lavori di costruzione della nuova mensa? Saranno completati prima dell’apertura dell’anno scolastico? Quali sono i costi da sostenere per tali lavori, e a carico di quali soggetti?” Domande chiare come dovrebbero essere altrettanto chiare le risposte.
L’assessore Paternoster dal canto suo ha sempre evidenziato al sua disponibilità a “fornire tutte le informazioni richieste” avendo inoltre dichiarato di voler “prestare massima considerazione e attenzione alle richieste pervenute, conferma la disponibilità a chiarire ogni aspetto, invita altresì il suddetto Comitato a richiedere tutte le informazioni che ritiene opportune attraverso incontri con i nostri rappresentanti”.
Così come lo stesso dirigente scolastico Prof. Antonio Draisci, ha affermato che “occorre ancora lavorare per chiarire non poche questioni”.
A questo punto non si capisce perché l’assessore Paternoster non convochi una riunione chiarificatrice, al fine di chiarire quanto prima tutti gli aspetti rimasti in sospeso o ancora non affrontati in vista del prossimo inizio del nuovo anno scolastico.
“Nel porgere le domande ci teniamo a ricordare come l’intento del comitato sia, innanzitutto, quello di salvaguardare la sicurezza ed il benessere di alunni e personale scolastico, continuando a muoversi nel solco di quanto è stato avviato negli anni ‘70 con i Decreti Delegati che riconoscevano l’importanza della partecipazione democratica alla vita della scuola, sia all’interno dell’istituzione scolastica, sia nella relazione tra scuola e comunità di appartenenza, poiché, come scriveva Gianni Rodari “Il punto cruciale è quello dell’incontro di base tra genitori e insegnanti, forma concreta dell’incontro tra scuola e società. Se questo incontro fallisce, la struttura non vive”. Conclude la nota il Comitato della scuola Manzoni.
Intanto la vicenda è arrivata sul tavolo dell’amministrazione comunale che starebbe concordando una data per effettuare l’incontro chiarificatore e dare le necessarie risposte ai cittadini.