Prosegue la nostra ricerca sul volume d’affari che viene sviluppato dal gioco d’azzardo, sia classico che on line.
Ieri abbiamo parlato di come incide il gioco d’azzardo nei piccoli comuni quelli compresi tra i 2000 e i 9900 abitanti.
Questa volta abbiamo analizzato i dati che provengono dal report 2024 redatto da Cgil Federconsumatori e Fondazione Issocon sul gioco d’azzardo nei capoluoghi di provincia e l’impatto sulle provincie del gioco d’azzardo e sui comuni superiori ai 10.000 abitanti. “Il Libro nero dell’azzardo” questo il titolo del report che ogni anno viene realizzato grazie ai dati resi noti dalla Agenzia delle Dogane e Monopoli di Stato.
Una indagine esaminando il dettaglio regionale, provinciale e comunale del volume di affari del gioco d’azzardo. Una raccolta complessiva di 84 miliardi nel 2013, saliti a 136 miliardi nel 2022 e a 150 nel 2023. In dieci anni la raccolta è cresciuta del 78%, mentre il denaro perso dagli italiani, quasi 22 miliardi nel 2023, è cresciuto nello stesso periodo del 30%.
E a cosa corrispondono i 22 miliardi persi nell’azzardo dagli italiani? E’ come se venisse del tutto azzerato il reddito annuale netto di oltre 1.100.000 lavoratori a tempo pieno, di buon livello e anzianità, con una busta paga mensile netta attorno ai 1.500 euro.
Dei 150 miliardi di raccolta del gioco di azzardo, ben 82 provengono dal gioco d’azzardo on line. Nel corso del 2023 ogni italiano tra i 18 ed i 74 anni (range nel quale si concentra la quasi totalità dei giocatori) ha “investito” in azzardo 1.926 euro.
Campania, Sicilia e Calabria nel 2023 hanno sfondato il muro dei 2000 euro giocati online pro-capite (neonati compresi). I cittadini del Veneto e del Trentino-Alto Adige giocano online, pro-capite, un terzo di quanto giocato in Campania. Nel Sud e nelle Isole si spende esattamente il doppio rispetto al nord.
Sono siciliane le tre provincie in vetta alla sgradevole classifica dell’azzardo online: Messina, Palermo, Siracusa, con oltre 3.200 euro per ogni residente in età 18-74 anni nel 2023. Seguono a poca distanza Isernia, Taranto e Reggio Calabria. Concludono i primi 10 posti Napoli, Salerno, Caserta e Crotone. Restando al di sopra dei 2.000 euro solo al 29° posto troviamo la prima provincia del nord, Imperia, seguita da La Spezia e Savona.
Tra i capoluoghi di Regione in testa troviamo Reggio Calabria, seguita da Palermo, Napoli, Bari e Cagliari. Numeri particolarmente elevati anche a Roma, con 2.213 euro per ogni residente in età 18-74 anni, ed un +13% sul 2022. Roma è capitale anche in un ulteriore dato: 4,4 miliardi giocati nel solo online. Anche Milano cresce del 12%, e raggiunge i 1.796 euro. Firenze è più indietro, ma si segnala per il fortissimo incremento registrato nel 2023, con un + 43% sul 2022, difficile da comprendere.
Per ciò che attiene ai capoluoghi di provincia, la classifica si apre con l’incredibile record di Isernia, passata nell’arco di un anno da un pur notevole 2.686 euro del 2022 a ben 4.143 euro pro capite del 2023. A poca distanza Crotone e Reggio Calabria, quindi il terzetto siciliano composto da Siracusa, Messina e Catania; anche stavolta, oltre al 30° posto, troviamo le provincie liguri.
Venendo ai Comuni italiani superiori ai 10.000 abitanti la classifica dei primi cento non può che lasciare a bocca aperta. Guida la classifica un comune salernitano, Castel San Giorgio, nella Valle del Sarno. Nel Comune è attivo un presidio di Libera, dedicato a Marcello Torre, Sindaco di Pagani per pochi mesi, prima di essere assassinato dai sicari di Cutolo l’11 dicembre 1980. Ha 13.700 abitanti, e ha fatto registrare nel 2023 11.883 euro procapite, un davvero poco invidiabile record nazionale, trenta volte il dato di molti comuni del Veneto.
E poi c’è il dato clamoroso di Rocca Priora, in provincia di Roma con 8.946 euro pro capite. E vale la pena allora riprendere un estratto di una inchiesta fatta dal Sole 24 ore del 24 novembre 2011 di Roberto Galullo che sul fenomeno diceva “Tra Rocca Priora, Ariccia, Genzano e Monte Porzio Catone, vengono segnalate le presenze radicate di esponenti delle famiglie Molè (della Piana di Gioia Tauro) e Mazzagatti (Oppido Mamertina). Gli affari sono sempre gli stessi, a partire dal traffico di droga e poi estorsioni ed usura. I proventi vengono poi riciclati anche in attività commerciali e imprenditoriali pulite.” Roberto Galullo, Sole24 ore, 24.11.2017.
A sorpresa, ma non troppo, il terzo posto è di un comune della cintura di Bologna, Zola Predosa. Nel 2023, si sono raggiunti i 7.884 euro per residente nel solo azzardo in remoto; cinque volte di più che a Bologna.
Sopra i 6.000 euro si registra, al quarto posto, il comune tarantino di Martina Franca e al quinto posto Formia in provincia di Latina sempre con una spesa di 6.000 euro.
Appare anche abbastanza rilevante come questi tipi di attività, spesso sono predominio della criminalità organizzata e delle mafie, e con la crescita esponenziale delle somme giocate, questo diventa appetibile per la criminalità organizzata, trasformare e riciclare denaro, ottenendo ottimi guadagni.
Ma adesso analizziamo un pò di dati che riguardano la regione Lazio.
Questo il dato relativo alla raccolta, vincite, spese (perdite) registrate per l’azzardo da remoto classificate per regione e per ripartizione territoriale. Annualità 2023. Valori assoluti (in milioni di euro)
Nel Lazio si sono giocati 9.054,64 euro, si sono vinti 8.579,55 euro, e ci sono state perdite per 475,09 euro, piazzandosi al quarto posto dietro Campania, Lombardia e Sicilia. L’importo medio procapite giocato nel Lazio è stato di 1.583 euro
Se analizziamo il dato suddiviso per provincie notiamo questi dati che mette insieme giocate, vincite e spese per azzardo online per provincia di residenza. Anno 2023. Valori assoluti in
euro. Abbiamo concentrato i dati sulle provincie del Lazio
Provincia di Roma 6.739.811.900,86 euro giocati, 6.391.973.053,03 euro vinti, 347.838.847,83 euro persi. Al secondo posto la provincia di Latina con 1.059.150.828,70 euro giocati, 1.000.834.043,53 euro vinti e 58.316.785,17 euro persi. Segue la provincia di Frosinone con 706.898.033,86 euro giocati, 667.718.885,57 euro vinti, 39.179.148,29 euro persi. Poi viene la provincia di Viterbo con 334.405.969,54 euro giocati, 315.710.640,87 euro vinti, 18.695.328,67 euro persi. In ultimo la provincia di Rieti con 214.371.749,36 euro giocati, 203.311.215,34 euro vinti, 11.060.534,02 euro persi.
Se analizziamo i dati relativi ai Comuni Capoluoghi lo spaccato che ne ricaviamo è il seguente. Giocate, vincite e spese per azzardo online per comune capoluogo di provincia di residenza. Anno 2023. Valori assoluti in euro
Al primo posto Roma con 4.401.149.920,54 euro giocati, 4.179.345.874,17 euro vinti, 221.804.046,37 euro persi. Poi viene Latina con 223.208.611,83 euro giocati, 210.336.544,71 euro vinti, 12.872.067,11 euro persi. Distanziata in volume d’affari troviamo Rieti con 94.577.350,53 euro giocati, 90.743.065,40 euro vinti 3.834.285,13 euro persi.
Poi è la volta di Frosinone con 75.857.759,78 euro giocati, 71.389.581,60 euro vinti, 4.468.178,18 euro persi. Al quinto posto Viterbo con 54.666.458,36 euro giocati, 51.266.097,59 euro vinti, 3.400.360,77 euro persi.
L’ultimo dato preso a riferimento è quello riguardante la spesa procapite giocata nelle città con più di 10.000 abitanti. Nell’elenco delle prime cento città risulta emblematico il secondo posto di Rocca Prioria con una spesa procapite giocata nel 2023 di 8.945,98 euro. Al quinto posto Formia con una spesa procapite di 6.130,70 euro. All’87° posto Palombara Sabina con una spesa procapite di 3.317,80 euro
Insomma una vera e propria piaga sociale, che ci tocca da vicino e che fa gola alle mafie. “L’azzardo in Italia è una torta sempre più grande, che cresce di dimensioni e nella quale la fetta dei volumi lordi giocati online è in tendenziale ampliamento ed è destinata a divenire, nel breve-medio periodo, la parte strutturalmente più rilevante in tutti i territori. La modalità di gioco fisica è però tutt’altro che superata e, in molte realtà territoriali, si sta ritornando ai valori assoluti pre-pandemia. Non esiste una contrapposizione “gioco fisico VS gioco online”, oggi semplicemente si è ampliata l’offerta. Si sta diffondendo la figura del “supergiocatore” in grado di accedere alle piattaforme da remoto ma che non rinuncia alla frequentazione delle sale da gioco fisiche.” Dicono dalla Federconsumatori.
“Il volume lordo del giocato in Italia nel 2023 è aumentato del 10,2% rispetto al 2022, arrivando a quota 150 miliardi di euro e segnando un nuovo record dopo i 136 miliardi dell’annualità precedente. Il valore complessivo delle giocate supera il 7% del PIL nazionale“ Puntualizza Federconsumatori che lancia l’allarme
“In questo senso va letta negativamente la recente normativa in materia di azzardo online, varata dall’attuale Governo, mentre cresce la preoccupazione rispetto alle norme annunciate in materia di azzardo fisico. Si annunciano norme che, in nome di una uniformità di regole per gli imprenditori del settore, azzererebbero nei fatti il ruolo delle Regioni e dei Comuni, riducendo ai minimi termini i vincoli posti in materia di insediamenti, localizzazione e orari dei locali dell’azzardo. Sarebbe un autentico colpo di spugna su anni di tentativi di contenere gli effetti dell’azzardo, sul lavoro di tante associazioni, della Chiesa, di tanti operatori della Sanità Pubblica, della Scuola, di migliaia di amministratori locali“