Costi di produzione, aumenti, spreco alimentare ed economia circolare. Questi alcuni dei temi trattati nel corso della puntata di Iceberg su Anita TV alla quale hanno partecipato Antonella Rizzato, CEO di Grande Impero, l’azienda leader nel settore della panificazione artigianale, e Rosario Trefiletti, Presidente Centro Consumatori Italia.
Affrontando la tematica dei rincari, Antonella Rizzato ha precisato: «I costi sono in aumento già da 4 anni, dal periodo della pandemia. Basti pensare che la farina ha raggiunto un aumento del 700%. Negli ultimi tre mesi del 2023, per fortuna, i costi sono scesi, ma non tutti. Per fronteggiare tutto ciò – ha detto Rizzato – ogni attore della filiera deve fare la sua parte. In tal senso dobbiamo impegnarci per offrire lavoro a tutti quanti, senza distinzione tra italiani e non, andando a creare un mercato del lavoro sano».
Lo spreco alimentare
Tema molto delicato è stato anche quello dello spreco alimentare, su cui la Rizzato ha specificato: «Grande Impero è da sempre attenta nella lotta allo spreco alimentare. Lo facciamo attraverso suggerimenti per il riutilizzo del pane con il format “cuciniamo senza sprechi”. L’anno scorso, inoltre, abbiamo promosso la giornata contro lo spreco alimentare. In più facciamo informazione nelle scuole».
Parlando di stipendi fermi e rincari, Trefiletti ha detto: «C’è sicuramente un peggioramento delle condizioni di vita delle famiglie, che si ripercuote sulla riduzione dei consumi. Occorre rinnovare i contratti e affrontare l’adeguamento delle pensioni senza tagli importanti. Bisogna specificare – ha aggiunto – che i tassi di inflazione, benché in calo, si sommano tra di loro. I prezzi, quindi, non diminuiscono, bensì diminuisce la curva ascensionale. È importante, per fronteggiare tutto ciò, restituire il potere di acquisto alle famiglie».
Sulla tematica della protesta degli agricoltori, Trefiletti ha aggiunto: «Se chiediamo sacrifici agli agricoltori, bisogna anche aiutarli con dei sussidi adeguati. Attualmente ci troviamo davanti ad una filiera iniqua che offre una quantità economica irrisoria al produttore, con ricadute importanti sul consumatore».