Non credevamo a quello che alcuni cittadini ci hanno segnalato ieri. Il monumento ai Martiri di Colle Caldara ridotto ad un cumulo di sterpaglie, corone abbandonate, erba alta.
Un monumento oltraggiato come sono stati oltraggiati i martiri a cui è dedicato questo monumento. I bambini di Colle Caldara.
“Ma guardate che vergogna, questi non hanno rispetto nemmeno per i bambini morti” l’unico commento che possiamo riportare, mentre gli altri sono irripetibili.
Arrivati sul posto la vista è terrificante e bastano le foto a testimoniarlo.
Eppure quel luogo dovrebbe, ed è sempre stato, rispettato, pulito, controllato.
Invece dall’ultima cerimonia a fine marzo, è stato lasciato in pieno stato di abbandono. Se non fosse per i cartelli, chi passa li davanti neanche lo vedrebbe.
Eppure quel monumento è su un sentiero di passaggio, dove dovrebbe passarci oltre che la polizia locale, anche i guardiaparco del Parco dei Castelli, che però se non vedono le discariche sul territorio, figuratevi se vedono un monumento dedicato a bambini trucidati da un ordigno bellico, invaso dalle erbacce.
Appare evidente, ma basta passare per le vie dei Velletri, la mancanza di cura del verde pubblico. Sembra proprio una assenza di organizzazione, di programmazione.
Eppure questi monumenti, sia quelli in città che quelli posti fuori dal centro cittadino hanno sempre avuto attenzione, adesso, però, pare proprio che alberghi una certa noncuranza e pressapochismo da parte dell’assessore competente, che rasenta la sciatteria.
Il commento dei cittadini presenti sul posto è stato questo “Ma se un assessore è de Lariano ma che pò conosce Velletri, nun sa manco andò sta Colle Cardara” detto in dialetto.
La programmazione degli spazi verdi, dei monumenti, dovrebbe essere puntuale, anche perché è un biglietto da visita per la città, ma che ultimamente pare essere stropicciato.
Scendendo verso Velletri a via Fiume invece incontriamo tutti i lampioni pubblici accesi in pieno giorno. Anche qui la manutenzione lascia a desiderare, senza considerare lo spreco di energia elettrica pagata con i soldi dei cittadini.