Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è tornato in provincia di Frosinone per commemorare l’80º anniversario della battaglia di Montecassino. Durante quella battaglia, il II Corpo d’Armata Polacco, guidato dal Generale Wladyslaw Anders, sacrificò molto per la causa. Insieme al Presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda, Mattarella parteciperà alla cerimonia commemorativa presso il Cimitero Militare Polacco di Montecassino.
La cerimonia avrà inizio alle 16 all’interno del cimitero, che si trova a breve distanza dal monastero benedettino. Questa visita segna il ritorno del Presidente della Repubblica a Cassino, a soli due mesi dalla sua ultima visita.
Cassino, oggi, nonostante una giornata uggiosa è letteralmente blindata. Perché oltre ai due presidenti della Repubblica, saranno presenti anche i primi ministri o i loro rappresentanti del Commonwealth. Una notizia non diffusa per problemi di ordine pubblico, ma che trova riscontro in queste ore.
Presenti anche i rappresentanti dell’esercito canadese, australiano, neozelandese, quello maori e anche quello tedesco dove a Caira è presente il cimitero dei soldati tedeschi morti a Cassino.
Il 21 maggio presso la stazione di Cassino il drappello Maori dell’esercito Neozelandese svolgerà una cerimonia celebrativa compresa la famosissima haka.
Ulteriori dettagli sulla visita e sulla storia della battaglia:
- Cimitero Militare Polacco di Montecassino: Il cimitero si trova a breve distanza dal monastero benedettino di Montecassino. È un luogo di sepoltura per i soldati polacchi che hanno combattuto nella regione durante la guerra.
- Durante la Seconda Guerra Mondiale, i Polacchi hanno giocato un ruolo significativo nella Battaglia di Montecassino, che è stata una delle operazioni più cruciali nella campagna alleata per liberare l’Italia dall’occupazione tedesca. Le forze polacche, principalmente la 2ª Divisione Corazzata Polacca e la 3ª Divisione di Fanteria Carpati, hanno partecipato attivamente alla battaglia.
- La battaglia di Montecassino si svolse da gennaio a maggio 1944, e il monastero benedettino di Montecassino, situato su una collina strategica, era considerato un punto chiave nella linea difensiva tedesca. Le forze polacche furono coinvolte in diverse fasi della battaglia, tra cui gli scontri più noti avvenuti intorno al monastero.
- La 2ª Divisione Corazzata Polacca, sotto il comando del generale Władysław Anders, fu particolarmente notevole per la sua abilità e coraggio durante la battaglia. Il 18 maggio 1944, le truppe polacche presero il controllo del monastero dopo duri combattimenti, contribuendo significativamente alla successiva liberazione di Roma.
- Il loro contributo alla battaglia di Montecassino è ampiamente riconosciuto come un atto di grande valore e determinazione nell’ambito dell’effort alleato per liberare l’Italia dalla dominazione nazista. La loro partecipazione ha anche consolidato il legame tra Polonia e Italia durante quel periodo cruciale della storia europea.
- Le stime sulle perdite polacche durante la battaglia includono migliaia di soldati polacchi uccisi, feriti o dispersi. Queste cifre testimoniano la durezza e l’intensità degli scontri che ebbero luogo intorno a Montecassino. Le vittime polacche sono un ricordo della dedizione e del sacrificio delle forze polacche nel contribuire alla sconfitta dell’occupazione tedesca in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale.
- Il Generale Anders e la moglie sono sepolti nel cimitero monumentale polacco di Cassino, dove al suo interno è possibile visitare e vedere la storia della 2 divisione polacca, che proseguì, dopo Cassino, alla volta dell’Emilia Romagna.