L’ISTAT ha reso noti i nuovi dati tendenziali riguardanti l’inflazione. E non c’è da stare allegri. Il nuovo dato dell’inflazione, infatti, se proiettato si “mangerà” oltre 400 euro dei risparmi dei cittadini.
L’inflazione a luglio, infatti, si attesta al +1,3% su base annua. L’accelerazione, spiega l’Istat, è dovuta principalmente alla crescita tendenziale dei prezzi dei beni energetici regolamentati (dal +3,5% al +11,3%), per 8 punti percentuali in più.
Secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, con l’inflazione a questi livelli, le ricadute per una famiglia media ammontano ad un maggior costo di 409,50 euro annui.
Aggravi che incideranno sul potere di acquisto delle famiglie, specialmente quelle a basso reddito, determinando pesanti ripercussioni sulle loro scelte di consumo e, in questa fase, sull’andamento del settore turistico.
Anche in questo settore, ma in maniera più preoccupante in altri, come i consumi alimentari e energetici, crescono disparità e disuguaglianze. Secondo le rilevazioni, infatti, e i dati pubblicati da Federconsumatori, sono ancora molti i sacrifici e le rinunce che le famiglie sono costrette a compiere, anche quest’anno.
“Alla luce di tale andamento è necessario che il Governo si decida ad adottare provvedimenti immediati in grado di rilanciare la domanda interna, con un’attenzione particolare alle famiglie che si trovano in maggiore difficoltà, attraverso: la creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare.” Sostiene Federconsumatori.
“Una riforma delle aliquote Iva sui generi di largo consumo – che consentirebbe alle famiglie, secondo le nostre stime, di risparmiare oltre 531,57 euro annui- provvedimento che deve essere accompagnato da attenti controlli per sanzionare eventuali speculazioni.”
“Azioni mirate a riequilibrare le disuguaglianze esistenti, in primis attraverso un rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni, la resa strutturale del taglio del cuneo fiscale e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi e non ad agevolare quelli più elevati.” Prosegue la nota di Federconsumatori.
“Siamo consapevoli che tali operazioni richiedono risorse, che potrebbero, anzi dovrebbero essere reperite attraverso una intensificazione della lotta all’evasione e all’elusione fiscale, nonché applicando una adeguata tassazione degli extraprofitti e incrementando la tassazione sulle transazioni finanziarie.“